Francesco Saverio Garofani è noto in politica per la fedeltà al cattolicesimo democratico e per il ruolo di consigliere di Sergio Mattarella..
Francesco Saverio Garofani si è fatto conoscere nel ruolo di giornalista, politico e consigliere del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per le questioni istituzionali. Di seguito, una panoramica per approfondire il suo percorso politico e non solo.
Biogria e formazione di Francesco Saverio Garofani
Nato a Roma il 29 dicembre 1962, sotto il segno del Capricorno, Francesco Saverio Garofani si è distinto negli anni come uno dei collaboratori più fidati del Capo dello Stato, con un percorso che lo ha legato a Sergio Mattarella da oltre trent’anni (fino al 2025). Una collaborazione nata fin dagli anni della Democrazia Cristiana (DC) e poi proseguita per decenni.
Laureato in Lettere e Filosofia, è iscritto all’albo dei Giornalisti professionisti dal 1990. Attivo nei gruppi giovanili della DC, nella corrente di sinistra del partito, ha intrapreso la sua attività giornalistica. Fino al 1992, ha ricoperto l’incarico di capo redattore del settimanale politico culturale della DC “La Discussione“,
Nel periodo compreso dal 1995 al 2003, ha diretto il quotidiano “Il Popolo“, per poi fondare con altri colleghi il quotidiano “Europa“, divenendone il vicedirettore. Un impegno nel settore dell’informazione che lo ha portato a collaborare a stretto contatto con Mattarella, promuovendo la linea del cattolicesimo democratico nei media centristi.
La carriera politica e ruolo al Quirinale
Francesco Saverio Garofani ha militato nella DC, poi nel Partito Popolare Italiano (PPI), nella Margherita (nel 2002), ed infine nel Partito Democratico (PD), di cui è stato membro della Direzione nazionale.
Come parlamentare, è stato eletto deputato alla Camera per tre legislature consecutive: 2006, con l’Ulivo (coalizione di centrosinistra); 2008 e 2013, con il PD.
Il politico ha ricoperto anche incarichi istituzionali: dal 2015 al 2018, ha vestito il ruolo di Presidente della Commissione Difesa della Camera, ricevendo apprezzamenti bipartisan per il suo lavoro. Dopo la fine di questo mandato, non si è ricandidato nel 2018, terminando la sua esperienza parlamentare.
Il 27 marzo 2018, Mattarella lo ha nominato Consigliere per le questioni istituzionali del Presidente della Repubblica. In seguito è diventato Consigliere per gli Affari del Consiglio Supremo di Difesa, un organo che coordina le politiche di sicurezza nazionale.
Questa nomina, datata 2022, ha suscitato critiche mosse da Fratelli d’Italia (FdI), che l’ha definita una “lottizzazione” del Quirinale da parte del PD, accusandolo di essere una figura “politicizzata e di parte”. Infatti ha seguito una linea fedele alla linea moderata ed istituzionale, che ha caratterizzato la sua alleanza con Mattarella.
Garofani ha inoltre pubblicato dei libri sulla figura di Aldo Moro, simbolo della DC e del sequestro del 1978: “Dialoghi su Moro: un contributo alla storia” (con Giorgio Straniero); “Il potere fragile – I consigli dei ministri durante il sequestro Moro” (con David Sassoli).
Le sue dichiarazioni controverse che hanno creato tensioni tra governo Meloni e Quirinale
Nel novembre 2025, Garofani si è ritrovato al centro di una polemica politica esplosa dopo un articolo del quotidiano “La Verità” (18 novembre 2025), diretto da Maurizio Belpietro.
Il pezzo lo accusa di aver auspicato, durante una cena privata, un “provvidenziale scossone” per far cadere il Governo guidato da Giorgia Meloni, alludendo ad un presunto piano del Quirinale per ostacolarne il mandato fino al 2027. L’articolo cita frasi come: “Un anno e mezzo di tempo forse non basta per trovare qualcuno che batta il centrodestra: ci vorrebbe un provvidenziale scossone”.
Le dichiarazioni del consigliere del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, una volta rese note hanno destato delle cocenti reazioni da parte di FdI: il capogruppo alla Camera Galeazzo Bignami ha rilanciato l’accusa in Aula. Infatti ha chiesto chiarimenti al Quirinale,definendo Garofani una figura “contro Meloni”. Il partito ha espresso stupore e preoccupazione per presunte ingerenze.
Il Quirinale ha replicato con una nota dura, definendo le accuse “sconfinanti nel ridicolo” e ribadendo la lealtà istituzionale. Garofani, in un’intervista al “Corriere della Sera” (19 novembre 2025), ha rotto il silenzio, definendosi amareggiato. Ma ha soprattutto voluto chiarire la sua posizione. Così ha sottolineato che si trattava di “una chiacchierata in libertà tra amici”, senza dichiarazioni fuori posto o “esibizioni di potere”.
In più ha rivendicato l’assoluto rispetto per le istituzioni, in tutti i ruoli ricoperti, e ha rivelato che Mattarella lo ha rassicurato. La vicenda ha accentuato le tensioni tra Palazzo Chigi ed il Quirinale, ma Garofani ha enfatizzato la sua fedeltà a Mattarella ed il rispetto per il governo in carica.
La vita privata di Francesco Saverio Garofani
Dovrebbe essere sposato, ma non emergono dettagli specifici perché ha scelto di mantenere un profilo basso sulla sua vita privata.
Dove vive?
Nato e cresciuto nella Capitale, ha continuato a vivere ed a lavorare negli anni nella sua Roma.
Curiosità su Francesco Saverio Garofani
– Garofani è ritratto come una figura sobria e discreta, spesso “invisibile” nei corridoi del potere, fedele alla linea moderata ed istituzionale che ha caratterizzato la sua alleanza con Mattarella.
– Il suo ruolo di collaboratore fidato del Capo dello Stato, lo ha conquistato attraverso un percorso che lo ha legato a Mattarella per più di trent’anni: dagli anni della Democrazia Cristiana (DC). Un sodalizio risalente agli anni ’80, Garofani era un “ragazzo di Franceschini” nei gruppi giovanili. Poi ha seguito Mattarella attraverso Ppi, Margherita, PD, per affiancarlo come suo collaboratore anche al Quirinale.
– È un tifoso sfegatato della Roma, un dettaglio che emerge dal suo background romano e da ritratti personali.
– Francesco Saverio Garofani mantiene un profilo estremamente riservato ed in linea con il suo stile sobrio ed “invisibile”, non risulta avere account pubblici attivi sui social principali come: X, Facebook, Instagram.
