Chi è Alessio Tacchinardi, da calciatore ad allenatore e commentatore

Chi è Alessio Tacchinardi, da calciatore ad allenatore e commentatore

Dopo un passato da calciatore simbolo della Juventus vincente degli anni ’90 e 2000, Alessio Tacchinardi non ha abbandonato il calcio.

Alessio Tacchinardi è un ex calciatore, noto per la sua carriera come centrocampista difensivo, che ha lasciato un segno indelebile nel calcio italiano, soprattutto con la maglia della Juventus. Dopo il ritiro dal calcio giocato, si è cimentato come allenatore e commentatore televisivo. Ecco una panoramica su di lui.

Biografia ed esordio nel calcio di Alessio Tacchinardi

Nato il 23 luglio 1975 a Crema, in provincia di Cremona, sotto il segno del Leone, Alessio Tacchinardi è cresciuto in una famiglia che ha affrontato diverse difficoltà. Non ha avuto un’infanzia facile, a causa dei debiti familiari, per aiutare il padre ha iniziato a lavorare a tredici anni in estate.

Anche suo fratello maggiore, Massimiliano (nato nel 1971), ha giocato a calcio a livello professionistico come difensore, ma con una carriera più breve.

Dopo aver giocato da ragazzino a calcio in oratorio, ha iniziato a muovere i primi passi nel settore giovanile dell’Atalanta, dove ha dimostrato fin da giovane un grande senso della posizione, visione di gioco e fisicità. Come centrocampista completo, ha dimostrato di avere grandi capacità di recuperare palloni ed impostazione dell’azione con la testa alta.

Il calciatore ha militato nell’Atalanta (1992-1994), debuttando in prima squadra a soli 17 anni. Qui ha giocato come tornante nei settori giovanili (Allievi, Primavera), vincendo un Campionato Allievi, un titolo Primavera e il Torneo di Viareggio. In seguito con la stessa maglia è sceso in campo in Serie A, riuscendo ad attirare l’attenzione di club più prestigiosi.

Gli anni da giocatore simbolo della Juventus e fine carriera

Infatti, è entrato a far parte della rosa della Juventus: a partire dal 1994, rimanendo con la “Vecchia Signora” fino al 2005. Sin da subito, è diventato un pilastro del centrocampo bianconero e sotto la guida di Marcello Lippi, Tacchinardi ha contribuito a costruire con la squadra un ciclo vincente.

Con i bianconeri, ha infatti vinto 5 Scudetti (1994-95, 1996-97, 1997-98, 2001-02, 2002-03 – quest’ultimo revocato per Calciopoli), 4 Coppe Italia, 3 Supercoppe Italiane. Nel suo palmares anche una Champions League (1995-96, contro l’Ajax ai rigori), una Coppa UEFA (1992-93), una Supercoppa Uefa ed una Coppa Intercontinentale.

In totale, con la Juventus ha disputato 381 partite di campionato realizzando13 gol, e giocando 93 volte in competizioni europee. Noto per la sua affidabilità, sotto Fabio Capello in calciatore si è visto ridurre la titolarità, riuscendo comunque a conquistare dei trofei.

Dopo 11 stagioni alla Juventus, si trasferisce in Spagna al Villarreal, contribuendo alla conquista della semifinale di Champions League 2005-06 (eliminati dall’Arsenal). Tacchinardi ha giocato 44 partite nella Liga, segnando 2 gol.

Nella stagione 2007-2008, ha firmato con il Brescia in Serie B, diventando un titolare inamovibile (gioca 30 partite, 11 gol), aiutando la squadra a salvarsi. Al termine della stagione 2007-08, non ha rinnovato, decidendo di appende gli scarpini al chiodo a 33 anni, chiudendo una carriera con oltre 500 presenze totali e 17 trofei vinti.

Non si deve dimenticare poi la sua parentesi in Nazionale: con l’Italia ha infatti collezionato 13 presenze, tra il 1995 e il 2003, oltre a successi con le giovanili, tra cui l’Europeo Under-21 nel 1996.

Dopo il ritiro dal calcio giocato

Nel 2008, Alessio Tacchinardi si è dedicato alla famiglia ed alla nuova carriera da allenatore. Ufficialmente la sua carriera tecnica ha preso il via nel 2013 come viceallenatore della Primavera della Juventus. Nel 2017 è invece diventato allenatore della squadra Under-17 bianconera, vincendo il Campionato Nazionale.

Successivamente, ha allenato la Carrarese in Serie C (2019-2020, esonerato dopo un avvio difficile), la Lucchese (2020-2021 in C) ed il Lecco (2021-2022, in Serie C). Ma a settembre 2022 ha deciso di lasciare la panchina del Lecco, dopo la promozione in Serie B.

Tacchinardi ha fatto diverse esperienze nel mondo del coaching, destreggiandosi anche come commentatore televisivo. Parallelamente all’allenamento, ha intrapreso una carriera mediatica, lavorando come opinionista per emittenti come Sky Sport e Mediaset (“Pressing” su Italia 1), commentando partite di Serie A e Champions League. In questo ruolo si è distinto per uno stile analitico, spesso focalizzato su tattica e centrocampo.

La vita privata di Alessio Tacchinardi

L’ex calciatore ha sempre enfatizzato l’importanza della famiglia, nei suoi racconti inerenti la propria sfera privata, ma senza rivelare troppo della sua vita sentimentale. La moglie dovrebbe chiamarsi Lory, e con lei ha costruito una bella famiglia. È noto che Tacchinardi è padre di due figli: Gabriele e Matteo, i quali hanno ereditato la passione per il calcio giocato.

Dove vive?

Dovrebbe risiede principalmente a Crema, la sua città natale. Diverse interviste confermano il suo forte attaccamento alle radici: dopo una carriera che lo ha portato in giro per l’Italia ed all’estero, è tornato stabilmente a Crema.

Curiosità su Alessio Tacchinardi

– Tacchinardi ha lasciato un segno indelebile nel calcio italiano, soprattutto con la maglia della Juventus, con la quale ha vinto numerosi trofei. In più, si è guadagnato un posto tra i “50 Legends” dello stadio bianconero. Il suo nome rimane inciso nel Juventus Stadium tra le leggende della squadra bianconera: un riconoscimento eterno per una carriera gloriosa.

– In diverse interviste, l’ex centrocampista bianconero ha ribadito che indossare la maglia della Juventus ha rappresentato per lui la realizzazione di un sogno. “È stato come toccare il cielo con un dito, perché mio padre mi portava sempre a vedere la Juve giocare ed io sognavo di poterla indossare un giorno”.

– Attraverso il suo profilo Instagram condivide ricordi della sua carriera sportiva, non mancano poi scatti con ex compagni di squadra e post che documentano il suo amore per gli animali e la passione per il padel.

– Come calciatore era apprezzato per il suo stile: un “recuperatore” con qualità tecniche degne di note: abile nel chiudere sugli avversari con il fisico ed impostare con precisione. Non era un bomber, ma il suo contributo difensivo e tattico ha esercitato un ruolo essenziale nei successi juventini.

– Nei panni di opinionista e commentatore calcistico, forte dell’esperienza diretta ottenuta in campo, si è messo in mostra formulando opinioni schiette, come quelle su ex compagni o su temi come Calciopoli.