La piramide più grande d’Egitto non è stata costruita dagli schiavi: con la nuova scoperta, l’egittologo Zahi Hawass non ha più dubbi.
Considerata una delle sette meraviglie del mondo, la piramide più grande d’Egitto ha sempre attirato parecchia attenzione. Non soltanto per maestosità e bellezza, ma anche per i misteri che aleggiano attorno alla sua costruzione. Adesso, grazie a una nuova scoperta dell’egittologo Zahi Hawass sappiamo chi ha costruito la piramide di Cheope.
Chi ha costruito piramide più grande d’Egitto
La costruzione delle piramidi d’Egitto, quotidianamente meta di tantissimi turisti, continuano a impegnare gli studiosi. Per moltissimo tempo (il primo a scriverne fu lo storico dell’antica Grecia Erodoto), gli egittologi hanno sostenuto che fossero stati gli schiavi a costruirle, ma oggi sappiamo che la realtà non è proprio così, almeno per quel che riguarda la più grande in assoluto, ossia la piramide di Cheope.
Le ultime scoperte di Zahi Hawass, il più famoso egittologo del globo, confermano una volta per tutte che gli schiavi non si sono occupati della sua costruzione. Il dubbio, a essere onesti, era sorto già tempo fa, precisamente nel 2010, quando durante una spedizione lo studioso portò alla luce alcune tombe poste a sud della costruzione. Queste erano dedicate proprio alle persone che avevano realizzato la piramide, quindi agli operai.
Quanto scoperto nel 2010, però, non era abbastanza per escludere con certezza il coinvolgimento degli schiavi. Oggi, grazie a un nuovo rinvenimento, Hawass non ha più dubbi e può affermare chi ha costruito la piramide più grande d’Egitto.
Altro che schiavi: sono stati gli operai a costruire la piramide
Il famoso egittologo ha scoperto all’interno della piramide di Cheope delle incisioni antichissime che fino a oggi erano rimaste nascoste. Dopo averle decifrate con il suo team, Hawass è arrivato a bollare il coinvolgimento degli scavi come “falso storico”. Questo perché le scritte scovate non riportano solo i nomi degli operai, ma anche l’organizzazione delle squadre di lavoro in base ai giorni.
Questa scoperta è molto importante perché, oltre a escludere la mano d’opera degli schiavi, accerta la presenza di lavoratori salariati organizzati in gruppi. Hawass ha sottolineato: “Se fossero stati schiavi non avrebbero mai preparato le loro tombe per l’eternità, proprio come facevano re e regine”.
