Canone Rai, non tutti devono pagarlo: l’età che dà diritto all’esenzione

Canone Rai, non tutti devono pagarlo: l’età che dà diritto all’esenzione

A un’età specifica, è possibile richiedere l’esenzione dal Canone Rai: le regole da rispettare e come ottenere questo beneficio.

Il Canone Rai, da sempre oggetto di vivaci dibattiti e ripetute istanze di abolizione, continua a rappresentare una tassa che, nei fatti, grava sul bilancio delle famiglie. La riscossione avviene attraverso l’addebito diretto in bolletta elettrica, configurandosi come una tassa difficilmente eludibile. Eppure, l’ordinamento contempla specifiche deroghe che consentono a determinate categorie di cittadini di esserne esonerati. Vediamo come funziona l’esenzione.

Canone Rai, a chi spetta l’esenzione

L’esenzione, nello specifico, è riconosciuta agli ultrasettantacinquenni che rispettino determinati criteri reddituali.

Il legislatore ha fissato – in maniera inequivocabile – la soglia anagrafica: il diritto all’esenzione, infatti, scatta al compimento dei 75 anni. Qualora il compleanno ricada entro il 31 gennaio, l’agevolazione si applica per l’intero anno solare; se – invece – la ricorrenza interviene tra il 1° febbraio e il 31 luglio, l’esenzione decorre dal secondo semestre.

Nucleo familiare riunito davanti alla televisione – www.donnaglamour.it

Tale condizione, tuttavia, non è sufficiente di per sé. Occorre, infatti, che il reddito complessivo del richiedente e dei suoi familiari conviventi non superi le soglie stabilite dalla normativa.

Solo il rispetto congiunto di entrambi i requisiti – anagrafico e reddituale – consente di accedere al beneficio. Una misura che ammonta, nei fatti, a 70 euro annui dal 2024.

L’estensione ai conviventi e le modalità di richiesta

Un elemento di particolare interesse è rappresentato dall’estensione del diritto al nucleo familiare convivente.

Ciò significa che l’esenzione può essere accordata non soltanto quando il titolare dell’utenza abbia raggiunto i 75 anni, ma anche qualora il requisito anagrafico e reddituale sia posseduto da un altro componente della famiglia residente nella medesima abitazione. In tale eventualità, l’intero nucleo beneficia della cancellazione dell’imposta.

È possibile trasmettere la domanda all’Agenzia delle Entrate attraverso il portale telematico istituzionale, per il tramite di un intermediario abilitato come CAF o patronato oppure mediante raccomandata con ricevuta di ritorno. La scadenza è fissata – ogni anno – al 30 giugno.