Il MASE impone divieti più severi per tutelare l’ambiente ed avvicinarsi agli obiettivi europei di economia circolare. Cosa cambia in materia di rifiuti.
Dal 1° ottobre 2025 è entrata ufficialmente in vigore la nuova normativa sulla gestione dei rifiuti promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), che va, nei fatti, a modificare, nel dettaglio, il modo in cui cittadini e le stesse amministrazioni gestiscono lo smaltimento dei materiali. In tal senso, si punta, dunque, a ridurre gli sprechi, potenziare il riciclo e allineare l’Italia alle direttive europee in materia di sostenibilità.
Cambiano le regole su rifiuti: cosa c’è da sapere
Le nuove disposizioni vietano – in modo assoluto – il conferimento nell’indifferenziato di rifiuti elettronici, pile, farmaci scaduti, oli esausti e altri materiali considerati pericolosi o riciclabili.
Ogni tipologia dovrà essere smaltita seguendo regole specifiche: i farmaci scaduti andranno riconsegnati alle farmacie autorizzate, mentre RAEE e batterie dovranno essere conferiti nei centri comunali o nelle isole ecologiche.
Per chi non rispetta le regole, le multe potranno superare i 500 euro: inoltre, i Comuni dovranno intensificare i controlli anche tramite sistemi di videosorveglianza e ispettori ambientali. In molte città sono già state introdotte app informative e servizi digitali che permettono ai cittadini di conoscere i punti di raccolta e prenotare il ritiro degli ingombranti.
Un importante cambiamento nelle abitudini quotidiane
Città come Sassari, ad esempio, stanno sperimentando nuovi orari di conferimento, nonché l’ampliamento del servizio porta a porta per raggiungere il 65% di raccolta differenziata.
Anche per gli operatori del settore cambiano una serie di impostazioni: sarà, infatti, necessario investire in impianti moderni, mezzi più efficienti e formazione del personale. La transizione verso un sistema realmente sostenibile richiede, infatti, competenze tecniche e innovazione.
Il MASE, dal canto suo, ha annunciato ulteriori campagne di informazione, nonché incentivi per i comuni virtuosi, al fine di avviare un processo che porti, nei fatti, ad una completa transizione ecologica.
