Il nuovo calendario scolastico 2025-2026 che sancisce il ritorno in classe per milioni di studenti: le date, regione per regione.
Con la fine dell’estate, le famiglie pongono particolare attenzione al rientro a scuola dei propri figli e, pertanto, consultano il calendario scolastico 2025-2026 che non prevede, però, che l’inizio del nuovo anno scolastico sia uguale per tutte le regioni dello Stivale. Scopriamo, dunque, tutte le date previste che sanciranno, per ciascuna, l’inizio delle lezioni.
Suona di nuovo la campanella, rientro scaglionato da Nord a Sud
A inaugurare il calendario scolastico 2025-2026 sarà la provincia autonoma di Bolzano, dove gli studenti torneranno tra i banchi già lunedì 8 settembre.
Seguiranno – a stretto giro – Trento, il Veneto, la Valle d’Aosta e il Piemonte, dove le lezioni ricominceranno mercoledì 10 settembre. Il giorno successivo toccherà al Friuli Venezia Giulia, mentre la Lombardia fa suonare la prima campanella venerdì 12 settembre.
Il lunedì successivo, 15 settembre, sarà il giorno di rientro per la maggior parte delle regioni italiane, tra cui Lazio, Emilia-Romagna, Toscana, Sicilia, Sardegna, Liguria, Marche, Molise, Campania, Basilicata, Umbria ed Abruzzo. A completare il quadro nazionale saranno, infine, la Puglia e la Calabria, dove le lezioni inizieranno martedì 16 settembre.
Tuttavia, nonostante le differenze, c’è l’obbligo, per ogni studente, di raggiungere 200 giorni di lezione. Tale vincolo normativo impone alle Regioni che partono più tardi di modulare con attenzione le interruzioni scolastiche e/o prolungare la chiusura dell’anno, per garantire la continuità didattica richiesta.
È – inoltre – molto importante ricordare che le singole scuole possono attuare ulteriori modifiche al calendario attraverso la propria autonomia organizzativa, inserendo giornate di sospensione per esigenze formative e/o locali.
Ponti e festività, tra riposi brevi e pause natalizie
Nel corso dell’anno scolastico non mancheranno le consuete festività. Il primo appuntamento sarà il 1° novembre, giorno di Ognissanti, che nel 2025 cadrà di sabato. Ci sarà, poi, l‘8 dicembre, festa dell’Immacolata, che permetterà di effettuare un ponte lungo con il lunedì festivo.
Le vacanze natalizie saranno, invece, organizzate sul solito intervallo che va dal 22 dicembre al 6 gennaio, con eventuali modifiche sul piano locale.
Dopo un lungo periodo di continuità didattica, si giungerà alla pausa pasquale, prevista per il fine settimana del 5 aprile 2026. Alcune Regioni, come la Lombardia, il Piemonte e le province autonome, potrebbero concedere giorni di chiusura aggiuntivi in vista del Carnevale.
Ci sono, poi, le festività legate al 25 aprile (Festa della Liberazione) e il 1° (Festa dei Lavoratori) che, però, cadono di sabato. L’ultimo giorno che, nei fatti, può fungere da ponte è il 2 giugno (Festa della Repubblica).
