Varie agevolazioni fiscali per ottenere un bonus affitto che può arrivare a sfiorare i 1.500 euro l’anno per lavoratori, studenti e famiglie in locazione.
Vivere in affitto rappresenta – per molte famiglie – un problema complesso, considerando i canoni di locazione sempre più alti, ma non c’è scelta, in alcuni casi, visto che i mutui non sono altrettanto sostenibili, sul piano economico. Pertanto, in tale contesto, sono molto importanti le agevolazioni fiscali che permettono di alleggerire il peso dell’affitto: ecco tutti i bonus che permettono di risparmiare, all’anno, fino a 1.500 euro.
Bonus fino a 1.500 euro per l’affitto: le novità
La legge prevede bonus specifici per i lavoratori dipendenti che si trasferiscono per motivi professionali.
Chi sposta la propria residenza nel Comune in cui lavora – o in uno vicino – ha diritto a una detrazione importante, purché il nuovo Comune disti almeno 100 chilometri da quello precedente e si trovi in una Regione diversa.
L’agevolazione vale solo per i primi tre anni dal trasferimento ed è pari a 991,60 euro per redditi fino a 15.493,71 euro, mentre scende a 495,80 euro per chi dichiara tra 15.493,71 e 30.987,41 euro. Il contribuente, inoltre, deve essere titolare sia di un contratto di lavoro dipendente sia di un regolare contratto di locazione riferito all’immobile in cui vive dopo il trasferimento.
Studenti fuori sede e contratti a canone concordato
Un ulteriore sostegno riguarda gli studenti universitari che devono vivere lontano dal Comune di residenza: la legge consente una detrazione su una spesa massima di 2.633 euro, con un recupero fiscale che può arrivare a 500,27 euro.
La distanza minima richiesta è di 100 chilometri e la detrazione spetta al genitore che sostiene il costo, ammesso che lo studente sia a carico di quest’ultimo.
Per tutti gli altri contribuenti che abitano in affitto con un contratto a canone concordato e/o transitorio, l’agevolazione prevista è di 495,80 euro per redditi fino a 15.493,71 euro e di 247,90 euro per redditi fino a 30.987,41 euro.
Sommando i bonus, un lavoratore che si è trasferito per lavoro e che paga anche l’alloggio di un figlio universitario fuori sede può raggiungere una detrazione complessiva di 1.491 euro.
In alcuni casi particolari – come quando si somma anche la detrazione per l’abitazione del resto della famiglia – il totale può crescere grazie al bonus previsto per il canone concordato. Rimane però essenziale verificare la propria capienza fiscale e valutare, se necessario, di ripartire le detrazioni tra i genitori per non perdere parte del beneficio.
