Bollo auto, non lo paghi per tre anni di fila? Rischi grosso: cosa prevede la legge

Bollo auto, non lo paghi per tre anni di fila? Rischi grosso: cosa prevede la legge

Se non paghi il bollo auto per tre anni consecutivi puoi rischiare grosso: ecco le conseguenze secondo quanto previsto dalla legge.

Il bollo auto è un’imposta che molti automobilisti non pagano, anche se tale atto ha delle conseguenze importanti, in base a quanto prevede la legge nel caso in cui si riscontri un mancato pagamento. A differenza dell’assicurazione e della revisione, non è un adempimento secondario. Scopriamo, dunque, insieme cosa accade se non si paga il bollo auto e ci si ritrova in una condizione di morosità.

Bollo auto non pagato per tre anni, le conseguenze

Nel momento in cui il pagamento del bollo auto è dimenticato o rinviato, si incorre in sanzioni pecuniarie.

L’importo originario subisce, infatti, un aumento a causa di interessi e more, ma il problema diventa rilevante quando il debito non è saldato entro un arco temporale di tre anni. In questi casi, la Regione competente può iscrivere a ruolo quanto dovuto, inviando una cartella esattoriale tramite l’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

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Se questa cartella non è onorata nei termini previsti, si entra nella fase delle azioni esecutive. Una delle misure più gravi, che può essere attuata nei confronti dell’adempiente, è il fermo amministrativo del veicolo, dopo il quale non si può circolare. L’automobile, in sostanza, non può essere utilizzata fino al saldo del debito.

Cancellazione dal PRA: quando si perde il veicolo

Il rischio maggiore si presenta nel caso in cui il bollo auto non sia pagato per tre anni consecutivi.

In questa situazione, dunque, secondo quanto previsto dall’articolo 96 del Codice della Strada consente alla Regione di disporre la cancellazione d’ufficio del veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Il veicolo – in tal caso – non potrà più circolare, ma diventerà anche legalmente invendibile.

In seguito, le forze dell’ordine sono autorizzate al ritiro delle targhe e della carta di circolazione.

A questo punto, l’unico modo per regolarizzare la situazione è versare integralmente quanto dovuto entro trenta giorni dalla notifica, per non perdere definitivamente il possesso del veicolo.