Gennaro Cassese: la biografia, la carriera, la vita privata e le curiosità sull’ex comandante dei carabinieri che indagò su Garlasco.
Uno dei protagonisti, da un certo punto di vista secondari, del delitto di Garlasco, è stato Gennaro Cassese. Ex comandante dei carabinieri di Vigevano, fu tra i primi a entrare nella villa dei Poggi dopo l’omicidio di Chiara e fu tra i primi a intervistare Alberto Stasi, ritenuto fin da subito come il più probabile colpevole dell’assassinio. Ma cosa sappiamo del noto militare? Ecco alcune curiosità sulla sua carriera e la sua vita privata.
Gennaro Cassese: la biografia
Sulla biografia di Gennaro Cassese non conosciamo molti dettagli. Non sappiamo quale sia la sua data di nascita, non sappiamo quale sia il suo segno zodiacale e chi siano i suoi genitori o eventuali fratelli o sorelle. Dovrebbe però avere origini campane, anche se ormai da anni vive e lavora nel Settentrione italiano.

Gennaro Cassese: la carriera
La carriera di Gennaro Cassese è stata di fatto incentrata soprattutto sul suo percorso all’interno dell’Arma dei Carabinieri. Comandante dei carabinieri di Vigevano all’epoca dei fatti di Garlasco, successivamente è stato spostato a Pavia, come comandante dei carabinieri locali nel 2013.
Al di là di questi aspetti relativi alla sua carriera, è chiaro che il suo nome è legato soprattutto all’omicidio di Chiara Poggi, un delitto che gli ha dato notorietà nel 2007 e negli anni a venire.
Non a caso, nel 2025 ha fatto sentire più volte la sua voce intervistato dai media. Ai microfoni di Zona bianca, ad esempio, il carabiniere ha raccontato la sua versione dei fatti riguardante il capello trovato nella spazzatura. Una spazzatura che, all’epoca dei fatti, non venne analizzata, ma che è tornata a essere importante nelle indagini con anni e anni di ritardo: “Io personalmente quella spazzatura non la considerai di interesse in quel momento perché avevo tutt’altro ancora da verificare“.

D’altronde, lo stesso Cassese fu tra i primi a convincersi della colpevolezza di Alberto Stasi, soprattutto per via del comportamento del ragazzo, che in quel momento gli parve molto ambiguo. Lo ha rivelato lo stesso carabiniere ai microfoni del documentario La verità di Garlasco: “Una delle cose che mi colpì nel racconto di Stasi fu che descrisse il volto della ragazza pallido, quando era invece completamente sporco di sangue e coperto dai capelli“.
Anche a causa di questo dettaglio, Cassese si fece inviare una foto della vittima dalla procura di Pavia e la esibì davanti a Stasi, che ebbe una reazione “di estrema calma e freddezza“, stando alle parole dello stesso carabiniere.
Sempre ai microfoni di Zona bianca, l’ex comandante ha quindi aggiunto: “Sul pigiama della ragazza c’erano quattro impronte che sono andate perse. Quando il medico legale, che è arrivato sul posto, fa l’esame necroscopico, ha ribaltato il corpo, il pigiama si è imbrattato di sangue e le tracce sono andate perse“.
La vita privata
Sulla vita sentimentale di Cassese non abbiamo alcuna informazione. Non sappiamo se sia sposato e abbia dei figli, ma dovrebbe vivere ancora nel pavese, la zona in cui ha lavorato per molti anni.
2 curiosità su Gennaro Cassese
– Non abbiamo informazioni sul suo patrimonio personale e sui suoi guadagni attuali.
– Nonostante sia stato uno dei primi a entrare nella villa dei Poggi e a indagare sul delitto di Garlasco, Cassese non ha sfruttato questa notorietà in alcun modo. Non a caso, non sembra essere presente sui social network.