Lutto nel mondo del cinema: è morta a 42 anni Veronica Echegui, attrice spagnola di talento, protagonista di cinema e serie tv.
Veronica Echegui è morta a soli 42 anni a causa di un cancro, lasciando un vuoto profondo nel mondo del cinema spagnolo e non solo. Attrice versatile e intensa, aveva saputo conquistare il pubblico con interpretazioni capaci di restare impresse, tanto sul grande schermo quanto nelle produzioni televisive. La notizia della sua scomparsa ha scosso colleghi e fan, che hanno voluto ricordarla con parole di affetto e ammirazione. Ma scopriamo di più sulla vita della celebre attrice.
Dall’esordio con Bigas Luna al cinema italiano
Nata a Madrid nel 1983 con il nome completo di Veronica Fernandez de Echegaray, l’attrice si era affermata rapidamente come una delle interpreti più brillanti della sua generazione. Il suo debutto da protagonista in “Yo soy la Juani”, del 2006, diretto da Bigas Luna, le aveva portato una candidatura ai Goya come miglior attrice esordiente.
Negli anni successivi aveva continuato a distinguersi in ruoli complessi e intensi, come in “El patio de mi cárcel” e in “Katmandú, un espejo en el cielo”, che le valsero altre nomination.
Il pubblico italiano l’ha conosciuta grazie a “Lasciati andare” di Francesco Amato, in cui aveva recitato accanto a Toni Servillo, Luca Marinelli e Carla Signoris, dimostrando la sua capacità di inserirsi con naturalezza anche in contesti cinematografici diversi.
La notizia della scomparsa dell’attrice ha rapidamente fatto il giro del web, con tantissimi fan e colleghi che l’hanno ricordata con affetto e stima.
Hoy despedimos con el corazón roto a Verónica Echegui, una actriz española de talento excepcional que nos deja tristemente con solo 42 años 🖤 Verónica fue una de esas intérpretes que lo dieron todo por cada personaje. Desde su impactante debut en 'Yo soy la Juani' (2006), donde… pic.twitter.com/r6jPg2UbvY
— Fotogramas – Cine (@fotogramas_es) August 25, 2025
Tra cinema, serie tv e regia: un talento poliedrico
La carriera di Veronica Echegui non si era limitata al cinema. Nel 2020 aveva recitato in “Ballo, ballo”, commedia musicale ispirata alle canzoni di Raffaella Carrà, aggiungendo al suo repertorio anche il genere musicale.
In televisione aveva preso parte a serie di successo come “Intimidad” e “Los pacientes del doctor García”, confermando una presenza forte e riconoscibile sul piccolo schermo.
Non mancava anche la sua vena creativa dietro la macchina da presa: nel 2022 aveva vinto il Goya per il miglior cortometraggio di fiction con “Tótem loba”. Il suo ultimo ruolo risale al 2024, nel thriller politico “Justicia artificial”, che rappresenta il suo addio al pubblico.
