Chi dovrebbe farlo e chi dovrebbe contare sulla protezione di gregge

Vaccino antinfluenzale 2016: controindicazioni ed effetti collaterali non andrebbero mai trascurati, soprattutto in presenza di soggetti allergici.

Chi dovrebbe vaccinarsi

I vaccini antinfluenzali sono pensati per proteggere efficacemente le fasce della popolazione considerate a rischio. Si tratta di coloro il cui sistema immunitario è troppo debole per proteggere efficacemente il corpo da solo: bambini, anziani e malati cronici andrebbero vaccinati ogni anno e il prima possibile per evitare di incorrere non soltanto nella malattia, ma anche nelle possibili complicazioni che un’influenza potrebbe generare in un organismo troppo giovane o debilitato.
Nonostante questo, ci sono delle categorie che dovrebbero evitare il vaccino: gli intolleranti alle proteine dell’uovo, le donne in gravidanza o allattamento, coloro che soffrono di reazioni allergiche a uno o a più componenti del vaccino.
Tutti costoro dovrebbero poter contare sulla cosiddetta protezione di gregge, ovvero sul fatto che il resto della popolazione vaccinandosi impedisca che il virus giunga fino a loro.

Vaccino antinfluenzale 2016: controindicazioni ed effetti collaterali

Tra gli effetti collaterali prodotti da un vaccino vanno distinti gli effetti topici, generalmente molto poco gravi, ed effetti collaterali più gravi a cui bisogna prestare più attenzione.
I possibili effetti topici sono rossore e gonfiore che spariscono in genere in poche ore e che sono localizzati intorno al punto in cui l’iniezione è stata effettuata.
Gli effetti collaterali veri e propri possono comprendere invece nevralgia, spossatezza, ansia, tachicardia, sintomi gastrointestinali e vomito.
Nel momento in cui questi sintomi dovessero presentarsi, sarà opportuno avvisare il medico curante, che con ogni probabilità consiglierà di trattare i sintomi come se si trattasse di un comune stato influenzale. Antipiretici e antinfiammatori terranno sotto controllo l’insorgere della febbre e soprattutto calmeranno spossatezza e dolori diffusi.
Curare l’alimentazione dei pazienti con verdure cotte e crude, molta acqua e frutta permetterà una rapida ripresa dell’organismo. Il brodo di pollo, il latte dolcificato con miele sono rimedi tradizionali ma comunque perfettamente efficaci all’interno di una dieta ricostituente.

Riproduzione riservata © 2024 - DG