I vaccini anti-Covid Pfizer e Moderna non perdono efficacia dopo sette mesi: lo rivela l’Istituto superiore di sanità nell’ultimo report.

Arrivano buone notizie sul fronte dell’efficacia del vaccino anti-Covid. Secondo quanto riferito dall’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità, i vaccini a mRna, Pfizer e Moderna, non registrano riduzioni di efficacia a distanza di sette mesi dalla somministrazione, con percentuali di copertura che rimangono all’89%. Una lieve diminuzione è stata rilevata solo per l’infezione in alcuni gruppi specifici di popolazione. In particolare le persone immunocompromesse, con patologie oppure over 80.

Vaccino Covid: alta efficacia dopo sette mesi

Passa il tempo ma i vaccini anti-Covid continuano a rivlearsi efficaci. Anche dopo sette mesi dall’inoculazione, i sieri continuano a proteggerci dal Covid-19. Lo rivela l’Istituto superiore di sanità, che regala ottime notizie proprio nel periodo in cui è più accesa la discussione attorno alla necessità di una nuova dose del vaccino, la terza, per ora garantita solo alle fasce più fragili della popolazione.

Vaccino Covid-19

Una variazione si registra solo per quanto riguarda i soggetti più a rischio. Il livello di protezione per chi soffre di particolari tipologie passa infatti dal 75% di riduzione del rischio a 28 giorni dalla seconda dose al 52% dopo circa sette mesi, con una perdita quasi del 25%.

Vaccino Covid e variante Delta: restano le perplessità

Se i dati sull’efficacia del vaccino regalano fiducia all’intero paese, continuano invece a preoccupare le varianti. Secondo il rapporto dell’Iss, infatti, i vaccini Pfizer e Moderna calano nella loro efficacia di fronte alla variante Delta. Confrontando i dati del semestre gennaio-giugno 2021, periodo in cui la variante dominante era l’Alfa, con quelli dei mesi estivi, con prevalenza Delta, emerge una generale riduzione dell’efficacia.

Nel periodo con Delta dominante la protezione dei vaccini a mRna passa dall’84,8% al 67,1%. Resta però anche in questo caso elevata l’efficacia contro i ricoveri, che calano solo di tre punti perccentuali, rimanendo vicini al 90%. A rendere meno efficaci i vaccini potrebbe comunque essere anche il tempo intercorso tra la vaccinazione e l’esplosione della variante Delta, precisano gli esperti. Senza considerare un eventuale rilassamento nelle misure preventive durante il periodo dell’estate. Bisognerà attendere altri test per poter stabilire precisamente l’efficacia del vaccino anche contro la variante più temuta.

Riproduzione riservata © 2024 - DG