Le truffe Bancomat si moltiplicano in tutta Italia: conti prosciugati in pochi secondi e tra le vittime sempre più giovani.
Nel 2024, le denunce di frode hanno superato quota tre milioni, con perdite complessive stimate ad oltre il miliardo di euro: numeri che fotografano un fenomeno strutturale, capace di colpire carte e conti con una velocità che prende gli utenti alla sprovvista. Le banche cercano, ad ogni modo, di migliorare i protocolli e le autorità intensificano i controlli, ma il fenomeno non tende ad arginarsi: ecco in cosa consistono le truffe al bancomat.
Truffe al bancomat, conti svuotati in un attimo: vittime sempre più giovani
I dati più recenti ci fanno capire che non sono solo gli anziani a cadere vittime delle truffe perpetrate al bancomat. Le analisi più recenti, infatti, indicano che anche i cittadini tra i 18 e i 34 anni, possono cadere in tale trappola, in particolare coloro che fanno parte della fascia d’età compresa tra i 18 e i 24 anni.
È l’effetto di abitudini digitali intense e interconnesse: carte e bancomat usati per acquisti online e offline, app di pagamento sempre aperte, identità digitali che lasciano molte tracce. Chi preferisce contanti e riduce l’uso di strumenti elettronici è meno soggetto a truffe.
Dall’SMS al deep phishing: come colpiscono i truffatori e in che modo difendersi
Le campagne di frode sono attuate mediante diversi canali, tra i quali possiamo annoverare email, SMS e telefonate.
Un messaggio che simula il tono della banca, un link a una pagina clonata, la richiesta di inserire PIN, password e codici di sicurezza.
L’elemento di novità è l’uso di strumenti di intelligenza artificiale che personalizzano testi e tempistiche, replicano loghi e lessico degli operatori, ricostruiscono i profili delle vittime e aggirano la diffidenza. In pochi passaggi, i criminali si impossessano delle credenziali e, di conseguenza, il conto è prosciugato con micro-prelievi e/o operazioni lampo.
Se ci si trova davanti a questo tipo di comunicazioni, bisogna, in primis, accertarsi che siano veritiere, ad esempio contattando la banca attraverso i canali ufficiali presenti sul sito e/o in app, senza rispondere a link e numeri presenti nel messaggio.
Importante, inoltre, impostare l’autenticazione a due fattori, nonché tenere le password aggiornate con regolarità. Consigliato, inoltre, controllare i movimenti bancari, in modo da individuare subito le eventuali anomalie sul nascere.
