La terza serata del festival di Sanremo registra l’ennesimo flop di ascolti. I momenti migliori sono stati l’esibizione dell’ospite Renzo Arbore e il monologo alla bellezza della Littizzetto.

Ancora un flop di ascolti per il Festival di Sanremo. La terza serata va un pò meglio della seconda ma gli ascolti rimangono ben al di sotto della fatidica soglia dei nove milioni di telespettatori. La media di ieri è stata di 7 milioni 670mila spettatori con il 34,93% di share, il peggior risultato degli ultimi 5 anni. Per fare un paragone la terza serata del 2013 fu seguita da 10.709.000 spettatori con il 42,48% di share.

Palese la preoccupazione dei dirigenti Rai che sperano in extremis in una risalita di ascolti nelle ultime serate. Fazio commenta così in conferenza stampa: “Rivendico il rischio che mi sono assunto di presentarmi il secondo anno consecutivo con la stessa coppia di conduzione. Rivendico il diritto di non dover dimostrare niente dopo trent’anni di carriera. Rivendico la scelta di canzoni contemporanee e non di un cast più popolare e riconoscibile. Rivendico la nostalgia, che è stato il nostro modo subliminale di raccontare i sessant’anni della Rai. E credo che ci siano stati momenti molto belli”

La terza serata si è aperta con un omaggio al compianto Claudio Abbado ad un mese dalla scomparsa che ha lasciato un vuoto enorme nella cultura italiana e mondiale. L’Orchestra del Teatro “La Fenice” di Venezia ha eseguito l’overture dall’opera “Le Nozze di Figaro” di Mozart diretta dal giovane direttore venezuelano Diego Matheuz.

La gara dei Big è entrata nel vivo con l’esibizione di tutti i 14 artisti e ha decretato a fine serata, nella classifica provvisoria, Francesco Renga al primo posto seguito da Arisa.

Per il resto è stata la serata di Renzo Arbore, ospite che ha fatto registrare il momento di maggiore share che ha cantato l’inevitabile «Ma la notte», un omaggio a Roberto Murolo con «Reginella» e «Come facette mammeta» in chiave rock che ha scatenato l’entusiasmo del teatro.

Luciana Littizzetto si è poi esibita in un “monologo della bellezza” incentrato sul concetto di diversità:  “Ciascuno è bello a modo suo, la bellezza è tante cose, non ha a che fare con la normalità. La bellezza è essere diversi. Un mondo di uguali è impossibile, è il nazismo che ammazzava i deboli e i diversi” dice la Littizzetto, che poi elenca una serie di esempi. Per lei sono bellissimi Gillian, la modella sulla sedia a rotelle, Alex Zanardi che riesce a scherzare anche se non ha le gambe, Lucia Annibale, la ragazza sfregiata che ha avuto il coraggio di ripartire e affrontare il mostro in tribunale, il bambino con la sindrome di down protagonista della pubblicità di un marchio di moda inglese. “Hanno diritto di vedersi rappresentate nel mondo della cultura, dello spettacolo e della politica” dice.

La conclusione del monologo è un appello rivolto alle mamme, con un riferimento alle recenti aggressioni nei confronti dei barboni: “Se a nostro figlio facciamo credere che il mondo è quello dei cartoni animati non ci stupiamo se quando vede per strada uno sporco e ubriaco gli dà fuoco. I fiammiferi glieli abbiamo dati noi”.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 4 Febbraio 2022 10:24


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