Uno studio americano mette in luce i rischi di asma per bambini la cui madre è esposta allo smog durante la gravidanza.

Se una donna incinta è esposta all’ inquinamento atmosferico durante il secondo trimestre di gravidanza, il nascituro ha un elevato rischio di ammalarsi di asma. E’ questo il risultato di uno studio presentato alla conferenza internazionale della American Thoracic Society  a San Diego condotta da Yueh-Hsiu Mathilda Chiu della Icahn School of Medicine presso la Mount Sinai di New York.

In passato diversi studi avevano correlato la salute del nascituro all’esposizione a smog e inquinamento atmosferico della madre, ma non si era ancora studiato nel dettaglio qual è il periodo della gravidanza più a rischio. Gli esperti hanno seguito 430 donne per tutto il periodo della gravidanza e poi i loro figli fino al settimo anno di vita.

E’ emerso che la correlazione tra rischio di asma e esposizione della gestante allo smog e all’inquinamento atmosferico è elevato specialmente quando l’esposizione si verifica nel secondo trimestre di gravidanza. Probabilmente è in quel trimestre che si giocano momenti chiave dello sviluppo dei polmoni del bebè e che quindi lo smog diventa più pericoloso.

Un’altro studio americano ha analizzato come lo stress e lo smog durante la gravidanza siano due elementi che possono causare disturbi del comportamento per i futuri nati. E’ emerso che questi fattori possono nuocere anche a distanza di anni e addirittura alle generazioni successive.

Questa scoperta è stata fatta da ricercatori americani del Columbia Center for Children’s Environmental Health at the Mailman School of Public Health, che hanno condotto uno studio in proposito, pubblicato sulla rivista scientifica Pediatrics.

La ricerca ha preso in esame 248 coppie madre-figlio. Gli autori hanno seguito le donne durante tutta la gravidanza e successivamente i loro bambini fino al nono anno.   E’ emerso che i figli nati dalle donne che nel corso della gestazione erano state esposte a situazioni di stress erano più vulnerabili a disturbi del comportamento. Il rischio era maggiore nelle donne con alti livelli di demoralizzazione, ossia un’incapacità di reagire alle situazioni difficili, come problemi di coppia, difficoltà sul lavoro, gravidanze difficili.

Idem per lo smog.  Se le gestanti erano esposte a inquinamento atmosferico il rischio di problemi comportamentali nei bambini era ancora superiore. Fra i disturbi del comportamento più comuni registrati nei bimbi c’erano ansia, depressione, aggressività e deficit di attenzione.

Guarda cosa accadde oggi.

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ultimo aggiornamento: 2 Marzo 2022 9:19


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