Ci sono alimenti che fanno bene e alimenti nocivi. Dipende dal gruppo sanguigno. Solo il gruppo B, per esempio, può mangiare latticini.

Le scelte alimentari vanno fatte in base al gruppo sanguigno. Questo affermò negli anni’50 il naturopata James Adamo. Questo è confermato, a distanza di anni, dal medico piacentino Piero Mozzi. Teoria che si basa sul fatto che i globuli rossi di ogni gruppo hanno sulla superficie diversi tipi di antigeni che interagiscono con il sistema immunitario e reagiscono in modo diverso agli alimenti.

Ma come nascono i gruppi sanguigni? Dal percorso evolutivo dell’uomo e alla sua capacità di adattamento ambientale. Il gruppo più antico è lo zero, ancora oggi il gruppo più diffuso. Le persone che hanno lo 0 (RH positivo o negativo), devono attenersi a questa tipologia di alimentazione: Proteine animali, verdure, legumi. Questi sono gli alimenti che gli si addicono, perché essendo discendenti dai cacciatori primitivi, hanno generalmente un apparato digerente robusto e ben funzionante. Da limitare: il caffè, il the, i latticini e il glutine, perché il suo organismo non si è ben adattato a queste categorie di alimenti.Le persone del gruppo sanguigno A discendono dagli antichi agricoltori. Quindi via libera a: cereali, frutta e verdura, pesce e uova. Il “no” va in direzione dei prodotti animali e caseari. Meglio limitarli. Quelli del gruppo B, invece, sono dotati di un apparato digerente che si adatta facilmente ai cambiamenti. Questo perché il Gruppo B nasce nel periodo storico dei flussi migratori e quindi nel periodo del riadattamento ambientale. Possono mangiare: proteine animali, pesce e latticini. Da ridurre, invece, legumi e glutine. Il gruppo AB, il più raro e giovane, risulta spesso intollerante a glutine e frumento, ma, essendo un mix tra A e B, può consumare tutti i cibi grazie al fatto che ha un sistema immunitario molto sviluppato. Una restrizione, tuttavia, c’è anche per gli appartenenti a questo gruppo e riguarda il pesce e i latticini.

“La Dieta del Dottor Mozzi” è un manuale pratico, fruibile a tutti. E’ il risultato di trent’anni di attività medica e di vent’anni di studio dell’organismo umano e delle sue reazioni all’introduzione di determinati alimenti. Consente a tutti di imparare ad “ascoltare” autonomamente i segnali che l’organismo invia, per stabilire la dieta e lo stile di vita più appropriati.

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