Sembra un paradosso ma la lavastoviglie si presta benissimo a cucinare, consentendo un buon risparmio energetico.

Alla sua uscita la lavastoviglie fu criticata dagli ecologisti per l’elevato consumo di acqua oltre che per l’energia elettrica utilizzata al posto del più naturale lavaggio a mano. Col passare degli anni i modelli sempre più innovativi permettevano di consumare meno acqua, persino meno di un lavaggio fatto a mano.

Ora la lavastoviglie si prende un’ulteriore rivincita grazie al suo ingresso negli elettrodomestici adibiti a cucinare.

A renderla nota come uno strumento adatto alla cottura è stata Lisa Casali, noto shef che da anni si impegna nel conciliare passione culinaria e coscienza ambientale. Anche l’associazione Altroconsumo si è interessata all’analisi e all’utilizzo alternativo dell’elettrodomestico.

Innanzitutto ha effettuato dei test sul consumo di acqua: un modello di classe A con il programma eco consuma in media 16 litri d’acqua e 1,5 kwh, mentre a classi più basse, si utilizzano sui 26 litri. Lavando a mano, utilizzando una bacinella e col lavandino tappato si utilizzano circa 20 litri d’acqua.

Un dato fondamentale è che la lavastoviglie va utilizzata a pieno carico e prediligendo lavaggi a temperature basse con detersivi biologici totalmente biodegradabili. Solo così si raggiungono gli effettivi risultati legati al risparmio energetico e al rispetto dell’ambiente.

carico lavastoviglie
carico lavastoviglie

Oltre a questo l’elettrodomestico è stato sperimentato come strumento alternativo per cucinare consentendo un ulteriore risparmio energetico. Infatti, il vapore che si sviluppa all’interno della lavastoviglie, mentre lava, è molto simile a quello usato nella cottura a vapore. Quindi è possibile cuocere alimenti che necessitano di temperature di cottura non troppo elevate.

In base ai programmi di lavaggio si possono scegliere le temperature necessarie:  al lavaggio eco corrisponde una temperatura di 50°, con uno normale di 60° e, col un lavaggio intensivo una temperatura di 70°.

Gli alimenti, non devono ovviamente essere a contatto con l’acqua di lavaggio e con il sapone, perciò devono essere  sigillati ermeticamente in vasetti di vetro o in sacchetti per il sottovuoto. Per rimanere in linea  con il rispetto ambientale è importante riutilizzare più volte i vasetti e i sacchetti per il sottovuoto; basta lavarli bene e farli asciugare all’aria. Si possono cucinare verdure, carni, pesci, molluschi, frutta, ortaggi che non necessitano di elevate temperature. Non è possibile cucinare legumi e cereali.

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ultimo aggiornamento: 28 Gennaio 2022 9:24


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