Due buoni postali ritirati da Poste Italiane: in molti si chiedono cosa succederà ai risparmi ad essi connessi. Ecco la situazione.
Poste Italiane ha ritirato dal mercato due tipologie di buoni fruttiferi postali: un cambiamento di rotta che fa parte di un percorso di revisione dell’offerta, che, però, ha fatto nascere diverse domande, da parte dei sottoscrittori, in particolare tra coloro che avevano puntato su prodotti ritenuti stabili e facilmente liquidabili. Scopriamo, dunque, cosa cambia in tale ottica.
Poste Italiane cancella due tipologie di buoni postali: cosa cambia
I buoni fruttiferi sono da anni la soluzione scelta dai risparmiatori che puntano a rendimenti moderati e senza di rischi.
La loro natura statale e la possibilità di recuperarne il valore in tempi veloci, nel corso del tempo, hanno rappresentato le caratteristiche che li hanno resi un vero e proprio punto fermo nel mercato retail.
Proprio per questo la rimozione del Buono 3×3 e del Buono Premium ha suscitato curiosità e preoccupazione. Il primo, caratterizzato da una durata di nove anni, seguiva un classico schema di crescita graduale; il secondo, lanciato come proposta breve e particolarmente competitiva, aveva rappresentato un esperimento promozionale più che un vero prodotto strutturato.
La sospensione del Buono Premium, in particolare, è stato ritirato ad un anno dal lancio. La mossa pare sia stata effettuata al fine di riallineare l’offerta ad altri strumenti più flessibili e dalla volontà di concentrare le risorse su prodotti con una risposta più omogenea da parte del pubblico.
Cosa accade ai titoli ancora in essere
Il ritiro dal mercato di tali buoni non compromette, in alcun modo, i contratti già sottoscritti. Chi possiede uno dei due buoni continua a beneficiare delle condizioni fissate al momento dell’acquisto, senza modifiche sul tasso di interesse, né della durata.
La dismissione riguarda esclusivamente la possibilità di stipulare nuovi buoni identici, non la validità dei rapporti esistenti. I clienti avranno, quindi, diritto al rimborso del valore nominale e degli interessi maturati fino alla scadenza, secondo le modalità consuete.
