Ti sei mai sentito di “essere un pesce fuor d’acqua”: cosa significa (e perché lo diciamo)

Ti sei mai sentito di “essere un pesce fuor d’acqua”: cosa significa (e perché lo diciamo)

Da dove nasce il modo di dire “essere un pesce fuor d’acqua”, che sensazioni evoca, e come lo usiamo oggi per descrivere momenti di disagio fuori dal proprio ambiente.

“Essere un pesce fuor d’acqua” è un’espressione comunemente usata per indicare la sensazione di trovarsi in un ambiente estraneo o scomodo, dove non si sa come comportarsi, ci si sente spaesati, in imbarazzo, a disagio. L’immagine implicita è chiara: come un pesce che vive nell’acqua, il suo ambiente naturale, ma che una volta tolto da quell’ambiente non può più respirare, muoversi agevolmente, sopravvivere. 

  • Origine: non è attestata una fonte storica precisa che ci dica quando è nato esattamente questo modo di dire. Il pesce e l’acqua come metafora dell’essere nel proprio ambiente “vitale”. Quando si è all’esterno, fuori dal contesto abituale, la metafora suggerisce che la persona soffre o è in difficoltà. È probabile che il detto sia nato spontaneamente nell’oralità, come molti modi di dire, e sia poi diventato parte integrante della lingua parlata. 
  • Quando si usa: si usa per descrivere situazioni sociali. Quando si è nuovi in un gruppo, scuola, lavoro, città, o quando non si conoscono le consuetudini o le regole implicite. Anche in situazioni culturali: ad esempio, chi si trasferisce in un altro paese, chi è immerso in una cultura molto diversa, può “sentirsi un pesce fuor d’acqua”. A volte è usato in modo leggero, quasi scherzoso, per sottolineare un lieve disagio; altre volte invece in modo più forte, per indicare vero spaesamento o difficoltà.
pesce rosso

“Essere un pesce fuor d’acqua”: l’origine

Nei mezzi di comunicazione, nei blog, nei testi psicologici, si parla dello “shock culturale” usando proprio questa espressione come immagine evocativa. È diffuso anche nella lingua quotidiana, nell’italiano parlato, per far capire che non ci si sente a proprio agio, che c’è uno sbaglio di contesto, che le situazioni non sono familiari. Talvolta appare anche in contesti di narrativa, descrizioni stilistiche, oppure attraverso metafore in articoli di opinione o saggi.

L’uso moderno dell’espressione

“Essere un pesce fuor d’acqua” è un detto che, pur semplice, veicola molto: la distinzione tra ambiente naturale e ambiente estraneo, la difficoltà di adattamento, l’imbarazzo che ne deriva. Anche se non ne conosciamo la data esatta di origine, l’immagine è così comprensibile da renderlo uno dei modi di dire più immediati e usati della lingua italiana.