Per questa Pasqua 2014 Papa Francesco fa un appello per salvare i 700.000 agnelli condannati a morte: no alla pasqua di sangue.

“Ci rivolgiamo alle coscienze perchè questo barbaro e crudele tributo di sangue cessi una volte per tutte. E ringraziamo tutti gli uomini di buona volontà che, con il loro no, contribuiranno a salvare la vita di centinaia di migliaia di cuccioli innocenti.”

Così l‘Enpa alla vigilia delle festività pasquali, in occasione delle quali saranno uccisi, in nome di una assurda e anacronistica tradizione, oltre 700mila tra agnelli, capretti e caprettoni, strappati anzitempo alle loro madri e macellati per imbandire le tavole della festa. Paradossalmente, per i cuccioli di pecora meglio sarebbe stato non nascere affatto e non conoscere la tragedia della morte.

In particolare, l’Enpa si appella a Papa Francesco affinché anche in tale circostanza si faccia portatore di un messaggio d’amore, invocando un atto di clemenza per questi poveri animali e sottraendoli così alla loro condanna.

“La festa dovrebbe rappresentare un momento di gioia per tutti gli abitanti del Creato – prosegue l’Enpa – e non un motivo per uccidere altri esseri viventi. Per di più in nome di una ‘tradizione’ propria del Vecchio Testamento che poco ha a che vedere con il Cristianesimo.”

Dire di no al consumo di agnello e più in generale della carne, rappresenta dunque il modo più adatto per celebrare la resurrezione di Gesù.

Quale migliore occasione di rinascita e di rinnovamento per scoprire le delizie dei menù “veg”? Gli unici realmente salutari e cruelty free al 100%.

Guarda cosa accadde oggi.

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ultimo aggiornamento: 22 Febbraio 2022 9:35


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