Nuovo Conto Termico: contributi diretti fino al 65% delle spese per la casa

Nuovo Conto Termico: contributi diretti fino al 65% delle spese per la casa

Conto termico 3.0, il nuovo bonus casa che introduce un contributo diretto per chi investe nell’efficienza energetica.

Un sostegno diretto per famiglie e pubbliche amministrazioni: dal 25 dicembre entra in vigore la nuova versione del contributo che finanzia interventi di risparmio ed energia rinnovabile. Scopriamo, dunque, in cosa consiste il nuovo Conto Termico 3.0.

Cos’è il Conto Termico e quali spese copre

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale, il Conto Termico compie un nuovo passo avanti, giungendo alla sua versione 3.0. Non si tratta di una classica detrazione fiscale, bensì di un incentivo diretto erogato dal Gestore dei Servizi Energetici (Gse), rivolto a chi investe in lavori di efficientamento energetico e produzione di calore da fonti rinnovabili.

Il contributo può coprire fino al 65% della spesa sostenuta da privati e condomìni, con un tetto massimo di 15.000 euro erogabili in un’unica soluzione.

donna che appoggia le mani sul termosifone

Nei casi in cui l’importo riconosciuto superi questa cifra, il rimborso avverrà in più annualità, distribuite su due o cinque anni a seconda del tipo di intervento. Per alcune categorie di edifici pubblici – ad esempio scuole, strutture sanitarie e immobili di piccoli comuni – la copertura può arrivare fino al 100% dei costi, nei limiti previsti dalla norma.

Il campo di applicazione è ampio: dal miglioramento dell’isolamento degli edifici all’installazione di sistemi di domotica per il controllo dei consumi, passando per la sostituzione dell’illuminazione con soluzioni ad alta efficienza.

Rientrano anche le tecnologie per la produzione di energia termica, tra le quali possiamo annoverare gli impianti a biomassa, il teleriscaldamento efficiente, le pompe di calore, la microcogenerazione da fonti rinnovabili e il solare termico.

Quando e come presentare la domanda

Il Conto Termico 3.0 entrerà ufficialmente in vigore il 25 dicembre 2025. A partire da quella data, il Ministero dell0Ambiente e della Sicurezza Energetica avrà 60 giorni di tempo per approvare, su proposta del Gse, le nuove Regole Applicative che definiranno nel dettaglio i criteri e le modalità di accesso.

Nei due mesi successivi, il Gse provvederà ad aggiornare la piattaforma informatica per consentire l’invio delle richieste.

Il procedimento rimane sostanzialmente quello già sperimentato nelle precedenti versioni: la domanda si presenta online, attraverso il portale Gse, allegando le fatture dei lavori e le prove dei pagamenti tracciabili, insieme alla documentazione tecnica richiesta.

Il fondo a disposizione raggiunge i 900 milioni di euro annui, con una ripartizione che assegna 500 milioni ai privati e 400 milioni alla Pubblica amministrazione.