Valentina Nappi, la pornostar italiana del momento, che ha ricevuto due nomination agli “Oscar” del porno e insieme si è esibita in un dialogo filosofico su “Micromega”, sostiene che fare sesso dovrebbe essere naturale come prendere un caffè.

Ha ottenuto due nomination agli Oscar del film porno per la migliore interpretazione Valentina Nappi, la 23enne di Pompei che non usa nomi d’arte e crede fermissimamente nella pornografia come strumento per scardinare l’ipocrisia borghese e spostare più in là l’esperienza sensoriale.

In due anni Valentina Nappi ha collezionato più di 60 scene, girate soprattutto in America, dove era arrivata senza conoscere nessuno.

Madre casalinga e padre artigiano, maturità artistica, Valentina Nappi lascia gli studi universitari di fashion design per dedicarsi alla sua passione. A 21 anni invia cioè una mail al pornodivo Rocco Siffredi, che la fa esordire in un film.

Fa parlare soprattutto di sé, però, per le sue convinzioni, che qualche volta hanno risvolti politici. L’idea di base è, in sintesi, che se tutti facessimo sesso con chi ci pare, e in ogni modo, saremmo tutti più contenti. Fin qui, siamo in un libertinismo sessantottino di una ragazza orgogliosamente atea:

«Oggi non c’è più una ragione razionale per ostacolare un sesso slegato dalla dimensione cosiddetta affettiva o amicale, un sesso creativo che può anche coesistere con forme moderne di individualità sociale o con strutture monogamiche dal punto di vista esistenziale. La chiusura verso quest’idea di sessualità ha anche l’effetto negativo di ostacolare la crescita qualitativa delle tecniche sessuali, e infatti oggi tutti sfruttano solo una piccola parte delle proprie potenzialità, nonostante il porno abbia aiutato a sviluppare tante nuove pratiche» dice Valentina Nappi.

Ma le libertine non sono poi additate dalla società?

«E allora? Se le donne vogliono la parità devono fregarsene, devono prendersi la responsabilità del proprio piacere, anche perché hanno molta più voglia degli uomini. Sogno una Miss Italia che non dica di non voler fare sesso senza amore, ma che si sia scopata cento uomini diversi solo per piacere».

Oggi quest’industria si è ridotta del 90 per cento in sette anni, non tanto a causa di siti come YouPorn quanto della pirateria.

«In Italia si girano soltanto video di bassa qualità, e anche in America ormai i budget sono di soli 5mila dollari. Chi crede davvero in questo lavoro non ci campa, io ho 600 euro sul conto in banca. Con un film di 3 o 4 scene – ciascuna delle quali richiede una giornata di lavoro anche dalle nove alle nove – fai 1.700 euro lordi, la stessa cifra che tante mie colleghe tirano su con una serata nel privé dei locali, cosa che io considero squallida e che assolutamente non faccio».

In America Valentina Nappi tornerà presto, spera per tre anni. In Italia ha cominciato a fare anche la regista dei suoi film, mentre ha rifiutato di fare l’attrice per dei video musicali:

«Non è il mio lavoro, potrei fare un’eccezione solo per Caparezza».

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ultimo aggiornamento: 16 Maggio 2022 12:00


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