Memoria più forte ogni giorno: le abitudini che ringiovaniscono il cervello

Memoria più forte ogni giorno: le abitudini che ringiovaniscono il cervello

Le neuroscienze confermano che il cervello può essere allenato ad ogni età: cosa aiuta a preservare la memoria.

In Italia il 17% degli over 60 manifesta segnali di declino cognitivo lieve, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità. Una percentuale che racconta la fragilità della memoria ma, allo stesso tempo, offre uno spiraglio di intervento: il deterioramento, infatti, può essere rallentato grazie ad uno stile di vita regolato e ad un allenamento costante delle funzioni cerebrali. Ecco le abitudini da attuare per incrementare la memoria.

L’allenamento cognitivo come pratica quotidiana per incrementare la memoria

Oggi le neuroscienze sono concordi nell’affermare che il cervello non smette mai di apprendere. La capacità di creare nuove connessioni, definita “plasticità funzionale“, accompagna l’essere umano per tutta la vita e può essere stimolata attraverso attività semplici e regolari.

Le ricerche dell’Università di Padova affermano che bisogna dedicare mezz’ora al giorno ad esercizi di stimolazione mentale in modo da ridurre, di un quarto, il rischio di peggioramento della memoria.

Riabilitazione della memoria

Ad esempio, si può optare per la lettura ad alta voce, memorizzando sequenze brevi: ad aiutare, anche la manualità richiesta da cucina e quella relativa a lavori di bricolage e di creatività. Ogni volta che il cervello affronta uno sforzo controllato, consolida le reti sinaptiche con un meccanismo paragonabile al’aumento di massa muscolare dopo l’attività fisica. Anche giochi da tavolo, parole crociate o momenti di strategia mentale contribuiscono a mantenere viva l’elasticità cognitiva.

Il sonno – in tale ottica – è molto importante. L’Osservatorio Nazionale Alzheimer evidenzia, ad esempio, come chi dorme meno di sei ore a notte incontri il doppio delle difficoltà nel rievocare informazioni rispetto a chi riposa per almeno sette.

Alimentazione, tecnologia e movimento

Un’indagine del Crea-Alimenti e Nutrizione condotta su 4.800 adulti italiani ha mostrato performance migliori in chi consuma pesce azzurro, frutta secca, cereali integrali e verdure a foglia verde, alimenti ricchi di omega-3, vitamina E e antiossidanti. Sono nutrienti che favoriscono la comunicazione tra neuroni, contrastano lo stress ossidativo e garantiscono un’energia mentale stabile.

La tecnologia, spesso vista come una minaccia alla concentrazione, svolge un ruolo ambivalente. L’Università Bocconi ha rilevato che il multitasking digitale riduce del 20% la capacità di mantenere l’attenzione prolungata, ma se la tecnologia è utilizzata con criterio può diventare uno strumento utile per effettuare diversi esercizi, a patto che ogni ora di schermo dovrebbe essere bilanciata da una pausa senza stimoli digitali.

L’Associazione Italiana Psicogeriatria indica che camminare per almeno 150 minuti alla settimana migliora l’afflusso di sangue al cervello e stimola la produzione di BDNF, proteina fondamentale per la memoria a lungo termine. Infine, anche discipline dolci come lo yoga e il tai chi aiutano a ridurre lo stress, nemico della concentrazione e della memoria.