L’efficacia delle mascherina di stoffa dovrebbe essere assicurata attraverso regole e norme specifiche, vediamo cosa dicono i test.

L’efficacia delle mascherine di stoffa varia e non ci sono requisiti minimi da rispettare per capire quali mascherine siano realmente utili. Senza una norma che definisca i criteri da rispettare non si può, quindi, conoscere a priori l’efficacia nel trattenere le goccioline (i famosi droplets di cui abbiamo tanto sentito parlare). La necessità di definire delle regole da seguire per le mascherine riutilizzabili è oggetto di discussioni già da parecchi mesi. Basti pensare che il Politecnico di Torino aveva avanzato un modello per valutare le prestazioni delle mascherine insieme all’UNI, Ente Italiano di Normazione. Modello che però, non è entrato ancora in vigore, per cui non esistono ancora riferimenti a cui affidarsi.

I test del Politecnico di Torino sulle mascherine di stoffa

A differenza di quanto accade per le mascherine chirurgiche identificate come dispositivi medici o per le mascherine che rientrano nelle norme dei DPI (dispositivi di protezione individuale), le mascherine di stoffa non sono normate. Ciò significa che l’efficacia di quelle che vengono spesso definite mascherine di comunità, non è testata e soprattutto è molto variabile.

Produzione mascherine

Dai test condotti dal Politecnico di Torino emerge, infatti, la presenza di mascherine inadeguate che lasciano passare il 95 % delle particelle, trattenendo così solo il restante 5%. Di recente queste analisi sono state evidenziate nel corso della trasmissione Mediaset Fuori dal Coro.

Trattandosi in ogni caso di mascherine l’una diversa dall’altra, questo discorso non si applica a tutte visto che in alcuni casi i risultati sono paragonabili a quelli delle mascherine chirurgiche. Da qui nasce proprio la necessità di poter adottare delle norme uniche di riferimento che ne assicurino l’efficacia con un logo da apporre in etichetta.

Mascherine di stoffa: regole necessarie

Un altro test svolto da Altroconsumo su sei diverse mascherine di stoffa, lavabili e riutilizzabili, ha dimostrato, invece risultati sufficienti con prestazioni paragonabili a quelle delle mascherine chirurgiche. In questo caso sono state analizzate la capacità di filtrazione e la permeabilità all’aria ovvero quanto sia agevole respirare per chi la indossa.

Mascherine di stoffa colorate

I risultati hanno dimostrato che l’efficacia delle mascherine di stoffa non dipende solo dai materiali utilizzati, ma anche dal numero di strati e dal modo stesso in cui la mascherina è costruita. In tutti i casi però si fa sentire una mancanza di etichettatura che possa dare indicazioni a chi le acquista sull’efficacia. E questo accade proprio per l’assenza di uno standard a cui fare riferimento.

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