Il nostro corpo non va osservato a compartimenti stagni per combattere le malattie.

Come secondo incontro delle nostre chiacchierate virtuali via web ho deciso di definire un modello specifico, compreso il quale è possibile inquadrare al meglio il funzionamento ed il mal funzionamento dell’ organismo, quindi definire nei singoli casi che cos’ è una malattia, quale ne sono le possibili cause e come curarla.

L’acronimo PNEI sta per Psico Neuro Immuno Endocrinologia. E’ una disciplina della medicina occidentale di recente descrizione. Detto in breve definisce i mezzi tramite i quali il nostro organismo (che peraltro ne condivide i meccanismi con i mammiferi) si adatta all’ambiente.

Il famoso stress, inteso come sollecitazione ambientale che richiede una risposta da parte nostra, modifica gli equilibri di bilanciamento che consentono di sopravvivere adattandosi agli stimoli ambientali. Ciò avviene grazie all’intricata relazione tra gli elementi che definiscono il Sistema PNEI.

La possibilità di sopravvivere all’ ambiente nel quale viviamo dipende quindi dall’operare concertato del Sistema Endocrino, del Sistema Immunitario, del Sistema Nervoso con la supervisione dell’Apparato Mentale che, salpando dalle regioni della coscienza, visita le regioni di ciò che caratterizza il sogno, l’intuizione, le reazioni automatiche e prive di controllo che ci contraddistinguono, in breve il tanto celebrato Inconscio.

In questo senso, definire le malattie come relative ad un organo specifico (ad esempio: le vie respiratorie in caso di raffreddore o di influenza) si dimostra un’affermazione limitata.

Infatti, per potere ben curare occorre distinguere la manifestazione del problema dalla sua origine e vedere come causa e presentazione della malattia interagiscono. Le malattie stesse possono così essere definite a partire dalle relazioni tra le componenti che costituiscono la malattia in considerazione. Potremmo sintetizzare che ci ammaliamo quando perdiamo la capacità di comunicare nella lingua adatta!

A questo proposito trovo assai stimolante che i quadri diagnostici della Medicina Cinese siano sovrapponibili a quelli che derivano dall’interpretazione secondo il modello PNEI. Questo per due motivi. Il primo relativo al fatto che, se concezioni così temporalmente e culturalmente distanti convergono su una stessa visione dell’Umano, significa che stiamo andando nella giusta direzione. In secondo luogo perché ritroviamo una modalità di cura che può incrociare i due modelli sia in senso diagnostico che in senso terapeutico, con tutto vantaggio per un risultato migliore per la salute.

Potremmo, per esempio, descrivere come questo modello si presti, con indubbi risultati, a prevenire e curare le comuni malattie da raffreddamento che in questo periodo dell’ anno colpiscono con buon incisività moltissime persone.

Dal punto di vista della Medicina Cinese le malattie da raffreddamento (e riflettiamo sul fatto che vengono così definite in quanto la costante è la condizione relativa alla temperatura, non a virus o batteri!) sono determinate dall’ attacco di un Perverso Esterno (così la Medicina Cinese definisce gli agenti infettivi o ambientali che attaccano l’organismo) il quale valica il limite organizzato dalle difese dell’organismo. Il quadro che si determina è dipendente dallo scontro tra la forza del Perverso stesso e l’incisività delle difese.

Interessante trovo la considerazione che già migliaia di anni fa i clinici cinesi avessero ben in mente che le malattie siano la rottura di un equilibrio e che questa rottura non avvenga solamente per causa di un batterio o virus. Invece, ciclicamente,  è proprio il batterio o il virus a esserne indicato come unica causa, ciò inducendo a pensare che il male arrivi sempre dall’esterno e che, quindi, per difendersi, sia bene vaccinarsi o assumere farmaci “anti-qualunquecosa”!

La salute (e su questo i saggi medici cinesi hanno molto da insegnarci) è il risultato delle nostre scelte o più spesso della nostra incapacità di vedere o immaginare altre soluzioni ai problemi della vita, che non siano quelle che ci lasciano indisturbati nel gestire male il nostro corpo e quindi ad ammalarlo!

Come assecondare il corpo in modo tale che possa vivere indisturbato dalla presenza di agenti infettivi? Tonificando il Sistema Immunitario, migliorando la capacità di assimilare le sostanze nutritive grazie ad un corretto funzionamento del Sistema Digestivo e… liberando l’esterno!

In quest’ottica la Medicina Cinese, tramite l’utilizzo delle strategie descritte dalla Farmacologia Tradizionale che si compone utilizzando fitoterapici (cioè erbe),  indica la polarità di azione di alcuni rimedi che migliorano le condizioni di funzionamento delle mucose delle vie aeree, le quali sono più resistenti agli attacchi esterni (quindi al freddo) a motivo della miglior circolazione sanguigna indotta dalle erbe assunte, che si traduce in maggior produzione di anticorpi presenti sulla mucosa stessa, la quale si giova altresì della presenza di un film di muco più spesso che agisce come meccanismo di barriera.

Quindi, campo libero a virus e batteri che non sono così in grado di nuocere a nessuno.

Questo appena descritto è un esempio di modello PNEI. Ossia non si considera e valuta il corpo (ed i suoi ospiti) spezzettandolo in mille meccanismi stagni, ma lo si osserva nei suoi meccanismi di interazione. Ne potremo descrivere altri in futuro.

Grazie.

Dott. Zanotto Andrea

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ultimo aggiornamento: 20 Giugno 2014 19:47


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