Una ricerca tedesca dà ragione al senso comune: una madre ansiosa o depressa trasferisce i suoi stati d’animo negativo nel bambino, che è più irrequieto

A volte gli  studi universitari, ricerche anche meticolose ed approfondite non  fanno altro che confermare quello che la  saggezza popolare,  o  il buon  senso, suggerirebbero di per  sé. Il fatto  che  l’umore di  un bambino possa essere  influenzato dagli stati d’animo della madre, ad esempio, sembra lampante. Eppure c’è chi all’argomento ha  dedicato  una accurata ricerca di settore. È il caso  di Johanna Petzoldt dell’Università di  Dresda,  che ha condotto uno studio sul pianto dei bambini e sui fattori che possono aver contribuito a determinarlo. Ebbene, anche la scienza è  d’accordo: l’umore della mamma ha riflessi diretti su quello del bambino.

Lo studio di Johanna Petzoldt ha riguardato oltre trecento donne incinte dalla gravidanza al parto. Le  donne, una volta messo  al mondo  i  loro piccoli, sono state ricontattate a intervalli regolari tra i quattro  ed i sedici mesi. La ricerca ha suffragato il  senso comune: la maggior parte delle donne con disturbi d’ansia o afflitte da sindromi depressive hanno trasmesso i loro particolari stati d’animo ai piccoli. Un bambino costantemente a contatto con una mamma  turbata psicologicamente,  afflitta da preoccupazioni, di cattivo umore, una madre ansiosa  insomma,  è  notevolmente più irritabile di un altro che vive in una situazione familiare più tranquilla, accanto a una madre che riesce a controllare meglio le sue emozioni e a  non trasmettere a suo  figlio quelle  negative.

I bambini che vivono  insieme  ad una madre ansiosa o depressa, inoltre, sviluppano  la tendenza a piangere continuamente ed in maniera irrefrenabile. Il fenomeno, sostiene la ricercatrice dell’università di Dresda, è purtroppo in aumento a causa delle difficili condizioni economiche. Molte coppie non riescono a vivere serenamente quello che dovrebbe essere il momento culminante della  propria unione,  quello  della nascita di un  figlio. Anzi, molte volte è proprio il sopraggiungere di un altro elemento in famiglia ad accrescere preoccupazioni e timori di non farcela.

Bisogna però cercare di controllarsi, di trasmettere sicurezze, amore e protezione al bambino.  Altrimenti le ansie della madre, il suo umore irritabile, finiranno col segnare profondamente anche il piccolo. Quello che sembrava scontato, ora è stato messo nero su  bianco da una ricerca.

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