Lo sport è un fondamentale strumento di socializzazione per i più piccoli, soprattutto per i più introversi: oltre ad un corpo sano, aiuta a trovare amici
Non c’è niente di peggio per una mamma e un papà che vedere i propri figli sempre in casa, magari rintanati nelle loro camerette. Trascorrere ore e ore davanti alla tv, al tablet, ad una consolle per videogiochi o addirittura su internet è avvilente se si pensa a come trascorrevano le proprie giornate, da bimbi, i genitori di oggi. Se un tempo, gioco forza, le occasioni per socializzare erano molte, oggi è molto più facile imbattersi in bambini chiusi, che hanno difficoltà a venir fuori dal mondo – spesso virtuale – che si sono costruiti attorno.
In questo senso, ci sono delle attività, delle pratiche, che possono aiutare i piccoli, specie quelli più introversi e meno propensi a relazionarsi con gli altri, ad uscire dal guscio. Lo sport, più di ogni altri, è la soluzione ideale per aiutare i bambini a costruire un corpo sano e, cosa ancor più importante, un mondo ricco di amici.
Spesso i bambini timidi e chiusi amano relazionarsi maggiormente con gli adulti perché possono relazionarsi con loro senza troppi conflitti. I genitori, i nonni, gli zii, i fratelli più grandi non sono rivali, anzi il più delle volte aiutano i bambini a soddisfare tutte le loro richieste, i loro capricci. È importante però che i piccoli crescano anche confrontandosi con coetanei, con cui sviluppare amicizie e legami.
Le amicizie nate tra i banchi di scuola sono le più durature, ma in alcuni casi i bambini vengono tagliati fuori, esclusi, emarginati, anche a causa del loro carattere poco incline alle relazioni sociali. Nello sport, soprattutto nei giochi di squadra, bisogna interagire per forza. C’è bisogno dell’aiuto di tutti per vincere una partita, segnare un gol, realizzare un canestro o una schiacciata vincente, per costruire azioni vincenti ed efficaci. Ecco perché iscrivere i figli a una scuola calcio, a corsi di minibasket o di minivolley, o a qualsiasi altra disciplina sportiva, li aiuta non solo a divertirsi, ma a costruire amicizie e rapporti.
Tutti gli sport si basano su regole, prevedono dei ruoli in cui ogni bambino deve per forza integrarsi agli altri. La mediazione dell’allenatore, del tecnico, insomma di un adulto assicura poi il rispetto di queste stesse regole ed è la garanzia che vengano applicate alla perfezione. La pratica sportiva, insomma, aiuta a vivere meglio, a patto naturalmente che il bambino si senta portato per questo o quell’altro sport. I bimbi più entusiasti, più contenti di partecipare sono anche quelli che si relazioneranno meglio agli altri compagni di squadra. Addio cameretta vuota, dunque: è ora di andare al campo a giocare con qualche buon amico.