L’attore e regista, Leopoldo Mastelloni, ha rivelato su Facebook di essere ricoverato all’ospedale Umberto Primo di Roma a causa di un ictus.
Da qualche giorno sul web circolava una drammatica notizia relativa la salute di Leopoldo Mastelloni. Infatti il gossip aveva rivelato che l’attore e regista fosse ricoverato in ospedale a causa di un ictus, ma fino a oggi nessuno aveva rilasciato delle dichiarazioni ufficiali in merito.
Tuttavia, a distanza di giorni, Leopoldo ha rotto il silenzio e con un post su Facebook ha confermato le voci sulle sue condizioni di salute. Scopriamo che cosa è successo.
Leopoldo Mastelloni: “Spero che tutto si possa risolvere presto”
Sono ore difficili per Leopoldo Mastelloni. L’attore, infatti si trova ricoverato presso l’ospedale Umberto Primo di Roma a causa di un ictus. Leopoldo, quindi, ha deciso di confermare le voci sul suo conto e l’ha fatto con un post su Facebook in cui si rivolge direttamente ai propri fan. Di seguito le sue parole:
“Grazie a tutti voi per il vostro interessamento alla mia salute, purtroppo è tutto vero, non è una fake news, ma una vera e drammatica news. Spero che con l’aiuto di tutto lo staff medico ed infermieristico del reparto di neurologia dell’ospedale Umberto Primo di Roma il tutto si possa risolvere al più presto e per il meglio. Vi voglio bene, con grande affetto“.
La solitudine e le difficoltà di Leopoldo Mastelloni
In ogni caso, negli ultimi anni Leopoldo Mastelloni ha dovuto affrontare molteplici sfide e spesso si è trovato in difficoltà. Del resto l’attore e regista è lontano dal mondo dello spettacolo da diverso tempo, un fatto che all’Ansa aveva spiegato con un velo di amarezza: “Non pensavo che la mia vecchiaia sarebbe stata così. Terrorizzante. Davanti vedo l’abisso. Sono stato cancellato dal teatro, depennato. Non lavoro e ne avrei bisogno: la piccola pensione non mi basta per pagare affitto e bollette“.
E proprio in merito alle sue difficoltà economiche, più volte Leopoldo si appellato alla legge Bacchelli, parlandone apertamente con diverse agenzie di stampa: “La nostra società si fonda sull’idea di assistenza sociale. Questa assistenza sulla carta esiste, però non viene applicata. Trionfa l’indifferenza sociale. Non viene presa in considerazione la vita di chi vuole proseguire la vita. Cioè: o muori il giorno della pensione o non esisti più“.
