Alcune monete straniere hanno un valore molto elevato, per rarità e pregio, attirando l’attenzione dei collezionisti: ecco quali sono.
Nel mondo del collezionismo numismatico, poche passioni sanno unire storia, arte e investimento come quella per le monete rare. Alcuni esemplari, oggi considerati dei veri e propri tesori, raccontano la nascita di grandi potenze economiche ma anche l’evoluzione della società e dei mercati internazionali. Tra leghe preziose, incisioni uniche e tirature limitatissime, il valore di certe monete può raggiungere cifre da capogiro. Ecco, nello specifico, di quali parliamo.
Monete rare e straniere che valgono milioni di dollari
Determinare il valore di una moneta è un processo complesso che parte da due fattori: la rarità e lo stato di conservazione.
Una moneta definita Fior di conio è quella che non ha mai circolato, conservando intatti i dettagli originari. La tiratura limitata, invece, stabilisce quanto un esemplare sia ambito tra i collezionisti. Quando un conio è stato emesso in pochissimi pezzi o per un breve periodo, la relativa quotazione tende a crescere nel tempo, anche velocemente.
Alcuni esemplari diventano veri e propri simboli della storia economica mondiale. Dalle prime emissioni federali statunitensi alle antiche monete d’oro islamiche, ogni pezzo racchiude una narrazione unica, fatta di potere, innovazione e, in certi casi, di mistero.
I pezzi più ambiti dai collezionisti
Tra le monete straniere più preziose, c’è sicuramente il Flowing Hair Silver Dollar del 1794, considerata la prima valuta ufficiale emessa dal governo degli Stati Uniti. Realizzato in argento e rame, con la Dea della Libertà sul fronte e l’aquila sul retro, un suo esemplare è stato venduto – nel 2013 – per oltre 10 milioni di dollari.
Un altro capolavoro è il Double Eagle del 1933, moneta d’oro da 20 dollari che non entrò mai in circolazione a causa di un decreto presidenziale. Nel 2002, uno degli esemplari superstiti è stato battuto all’asta per circa 7 milioni e mezzo di dollari.
C’è, poi, il Brasher Doubloon del 1787, coniato privatamente dall’orafo Ephraim Brasher, divenuto un’icona del collezionismo americano. Nel 2011, un singolo esemplare è stato acquistato per 7 milioni e 400 mila dollari.
Una menzione d’onore spetta anche al Gold Dinar del califfo Abd al-Malik (685-705 d.C.), moneta d’oro di oltre 4 grammi che ha raggiunto all’asta la cifra record di 6 milioni di dollari. Chiude la rassegna il Liberty Head Nickel del 1913: solo cinque esemplari prodotti, due dei quali in mani private, uno venduto per 4 milioni e mezzo di dollari.
