E’ ritornata in Italia la coltivazione del grano monococco, un’antico cereale dalle enormi proprietà.

Il grano monococco è un’antica specie di frumento, originario della zona centrosettentrionale della Turchia, sostituito nei secoli dal farro, maggiormrnte produttivo, e soppiantato a sua volta dal grano tenero. Era scomparso dalla produzione agricola in Italia, ma negli ultimi anni  è stato ripreso a Cigole, un piccolo paese della Pianura Bresciana.

A dare il via a questa operazione di valorizzazione territoriale e alla coltivazione del grano monococco è stata la Fondazione Pianura Bresciana, con l’aiuto della Cooperativa Sociale L’Antica Terra e del Pastificio Tradizioni Padane.

Il Monococco si propone come un valido alleato per il benessere e per l’ambiente, grazie all’ottima composizione della sua farina, al basso livello di glutine ed al ridotto impatto ambientale della sua coltivazione.

Sono attualmente in corso nell’ambito di un progetto promosso dalla Regione Lombardia a cura degli Ospedali Civili di Brescia, dei test preliminari riguardanti il contenuto di glutine nel monococco. Le analisi scientifiche sulla valutazione del contenuto di glutine del grano monococco, avranno lo scopo di determinare, se questo alimento potrà essere inserito nell’alimentazione quotidiana della popolazione affetta da celiachia.

Se attualmente non è ancora possibile stabilire la totale assenza di glutine del grano monococco, si può comunque evidenziarne la grande differenza con il frumento tenero, con quello duro e con il farro, sia  per l’alto contenuto delle proteine contenute nella granella, sia per l’alto numero di composti antiossidanti quali la luteina (precursore della vitamina A) e i tocoli, cioè la vitamina E.

Spighe e chicchi di grano
Spighe e chicchi di grano

La farina di grano monococco, che ha l’aspetto di una cipria molto sottile, è caratterizzata da un elevato contenuto di fosforo, ferro e zinco, superiori di 1,5/2 volte a quelle riscontrate nel frumento tenero, e contiene un amido solubile fortemente digeribile.

La pasta realizzata con la farina di monococco ha mostrato un’ottima tenuta alla cottura, scarsa collosità e una bassa perdita di amido, addirittura inferiore rispetto a quella di grano duro. Molto importante è anche la reazione del grano monococco al processo di vaporizzazione a 120 °C. Si evidenzia infatti, un forte aumento della percentuale di amido resistente, che trattiene il glucosio, rendendo così il monococco, un alimento particolarmente indicato per le persone diabetiche.

Grazie alla sua resistenza naturale a malattie e stress, al bisogno ridotto di concimazione e alla sua capacità di adattamento ad ambienti colturali diversi, la coltivazione di questo grano è da considerarsi a basso impatto ambientale.

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ultimo aggiornamento: 17 Febbraio 2022 9:03


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