Esistono, in Italia, due vere e proprie capitali della longevità, considerabili due zone d’Italia dove si vive meglio: ecco quali sono.
Tra le varie ricerche internazionali dedicate alla longevità, l’Italia continua a essere il Paese, caratterizzato da due territori particolarmente longevi. Non si tratta delle blasonate città del nord, né delle località costiere più conosciute, bensì di territori profondamente legati alla tradizione e alla semplicità. Scopriamo, dunque, insieme quali sono.
Longevità, l’Italia in testa con due regioni: quali sono
La longevità in Italia si concentra in posti specifici: tra questi, c’è la Sardegna centro-orientale e il borgo di Caltabellotta, in Sicilia.
Queste zone, infatti, sono accomunate da uno stile di vita sobrio e radicato nei valori comunitari, e per tali ragioni sono state inserite nel ristretto gruppo delle cosiddette Blue Zone, ovvero le regioni del mondo in cui si registra un’alta concentrazione di persone ultranovantenni e centenarie.
Nel cuore montuoso dell’Isola, tra le province di Nuoro, Ogliastra e Barbagia di Ollolai, si trova una delle prime Blue Zone al mondo ufficialmente riconosciute.
È in questi territori, infatti, che si rilevano dati molto interessanti: la presenza di oltre otto centenari ogni mille abitanti rappresenta, infatti, un’anomalia statistica rispetto alla media nazionale. A colpire non è solo la longevità, ma anche la qualità della vita in età avanzata, in quanto queste persone sono autonome, lucide e vitali, malgrado l’età.
Dagli studi condotti negli ultimi vent’anni sono emersi una serie di fattori che incentivano la longevità, tra i quali possiamo annoverare una dieta quotidiana fondata su prodotti locali e poveri di processi industriali, il movimento fisico quotidiano, nonché le relazioni familiari che permettono all’anziano di non sentirsi mai isolato.
Caltabellotta, il borgo siciliano con ultranovantenni e centenari
C’è, poi, il piccolo borgo siciliano di Caltabellotta, in provincia di Agrigento. Arroccato sui Monti Sicani, questo borgo di origine medievale ha attirato l’attenzione dei ricercatori per l’insolita presenza di ultranovantenni.
Bisogna, infatti, sapere che è presente un centenario ogni 171 abitanti, con una percentuale di over 90 che ha registrato un incremento quadruplo negli ultimi decenni.
Anche qui, i fattori determinanti risultano essere l’alimentazione semplice e naturale, la coesione sociale e un ritmo di vita lontano dallo stress della città.
