Via libera a frutta fresca, verdura, cereali integrali, noci, fagioli, pesce e olio d’oliva. La prevenzione passa anche per la dieta mediterranea.

La salute del cuore si rivela con una stretta di mano. E’ quanto emerge da due distinti studi condotti sul tema, uno canadese (McMaster University) e uno italiano (Società Italiana di Medicina Interna).

Secondo gli esperti, una presa debole può essere associata al rischio aterosclerosi.

Detto questo, gli italiani possono prevenire le malattie cardiache seguendo la dieta mediterranea. E’ il consiglio dei ricercatori della Harokopio University di Atene, a seguito di uno studio presentato al Congresso dell’American College of Cardiology di San Diego.

Lo studio ha preso in esame oltre 2.500 adulti tra i 18 e gli 89 anni, messi a rigore con la dieta mediterranea, ricca di frutta fresca, verdura, cereali integrali, noci, fagioli, pesce e olio d’oliva.

Secondo lo studio “coloro che hanno aderito strettamente a un regime tradizionale di dieta mediterranea hanno ridotto del 47% le possibilita’ di contrarre malattie cardiache rispetto a chi non ha osservato quel regime alimentare. Non solo: nei primi anni e’ stato anche osservato uno stretto collegamento tra questo regime alimentare e la perdita di peso, la riduzione del rischio di diabete, l’abbassamento della pressione sanguigna e dei livelli di colesterolo nel sangue”.

Le donne hanno un motivo in più per scegliere questo tipo di alimentazione, perché sembra che prevenga il tumore dell’endometrio (8.000 casi l’anno), riducendo il rischio del 50%.

Lo rivela uno studio finanziato dalla Fondazione italiana per la ricerca sul cancro (Firc) e pubblicato dal British Journal of Cancer. Ebbene, secondo gli scienziati, la relazione tra dieta mediterranea e il rischio di sviluppare il tumore dell’endometrio è inversamente proporzionale.

Le componenti dietetiche. Per calcolare un punteggio di aderenza alla dieta mediterranea sono state considerate 9 componenti dietetiche: verdura e frutta, legumi, cereali e patate, pesce e grassi polinsaturi, tipici di questo tipo di alimentazione, ma anche cibi meno presenti come carne, latte, latticini e alcol.

Dati alla mano, le donne che seguivano la dieta “nostrana”, consumando quotidianamente sette o più componenti (verdura e frutta, legumi, cereali e patate, pesce e grassi polinsaturi) presentavano una riduzione del rischio di tumore dell’endometrio del 57% rispetto a quelle che non la rispettavano.

Il motivo per cui la dieta mediterranea sia in generale considerata un salva-vita e, nel caso specifico, di cuore e endometrio, è da identificare negli antiossidanti, fibre e grassi polinsaturi, contenuti nei nostri cibi.

“Le nostre ricerche – ha commentato Alessandra Tavani, del Dipartimento di epidemiologia dell’Irccs e  autore dello studio –  mostrano che per noi italiani aderire a uno stile di dieta mediterranea permette di diminuire il rischio di sviluppare non solo il tumore dell’ endometrio, come mostrato da questa ricerca, ma anche il rischio di tumori del cavo orale, stomaco, fegato e pancreas, oltre che diminuire il rischio di infarto miocardico, come abbiamo già osservato in studi analoghi”.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 7 Giugno 2015 9:38


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