Kasia Smutniak interpreta una donna soldato nel film Limbo e racconta come tornare alla normalità dopo un trauma

Intervistata dal settimanale Oggi, l’attrice polacca Kasia Smutniak ha parlato del nuovo film di cui è protagonista, Limbo diretto da Lucio Pellegrini, dove lei interpreta una donna soldato che ha subito un attentato in Afghanistan e deve tornare alla normalità. L’attrice racconta come sia difficile, ma possibile superare un trauma, seppur terribile, ed è inevitabile non pensare alla morte prematura e tragica di Pietro Taricone, che ha sicuramente segnato la sua vita.

Il film racconta il limbo, quel tempo-non-tempo che segue un trauma. Un’esperienza in cui puoi perdere te stesso. Il mio personaggio è lì, ma non c’è con la testa. Anche Mattia è un uomo sospeso, così nasce una scintilla tra due anime ferite. Ma la loro storia li porterà alla speranza. Dal trauma si può uscire col tempo. E l’amore è una delle possibilità. Diciamo che questa era un’altra parte che avevo voglia di raccontare, in modo diverso, affrontando un personaggio completamente diverso.

La guerra, il ritorno all’infanzia

Kasia Smutniak, polacca di nascita, è cresciuta in una famiglia di soldati, in un periodo non troppo felice per il suo paese.

Interpretare una donna soldato in mezzo alla guerra le ha ricordato alcuni elementi della sua infanzia in Polonia.

Con il film ho recuperato un po’ della mia infanzia. Sono cresciuta nelle caserme. Dopo il liceo volevo entrare nella scuola militare aeronautica. Per me era naturale. Ho un nonno elicotterista e mio padre e mio zio sono generali sui caccia, mia nonna era soldato di terra. In Polonia le donne soldato hanno una storia centenaria. Per noi è un lavoro, come il medico o il pompiere. Sono cresciuta vicino agli aeroporti militari. No, ho vissuto in tempi di pace. Mio papà al massimo spariva per qualche addestramento. Ma la consapevolezza del pericolo c’era. Capitano tanti incidenti, i miei genitori hanno perso amici, mia madre suo fratello pilota.

Kasia Smutniak poi ha parlato degli attentati terroristici, della follia e della barbarie di tali gesti, e ha subito pensato ai suoi figli, Sophie avuta da Pietro Taricone e Leone, nato dall’attuale compagno Domenico Procacci, con i quali vuole passare più tempo possibile per costruire bei momenti e bei ricordi.

Mi piace quando facciamo una bella colazione dolce o salata, come si usa in Polonia. Come mamma, mi do dieci. Ma non sono un generale con i miei figli. Serve la giusta misura.

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ultimo aggiornamento: 30 Novembre 2015 12:28


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