Iva Zanicchi: “È l’unica cosa di cui mi pento”, la rivelazione su una scelta scomoda

Iva Zanicchi: “È l’unica cosa di cui mi pento”, la rivelazione su una scelta scomoda

Iva Zanicchi racconta Sanremo, Ok il prezzo è giusto e il rimpianto Playboy: le confessioni inedite sulla sua carriera.

Iva Zanicchi, artista simbolo della musica e della televisione italiana, torna a raccontarsi senza filtri. Dai successi sul palco di Sanremo alla lunga esperienza come conduttrice di Ok il prezzo è giusto, fino al ricordo del compagno Fausto Pinna e al rimpianto legato al servizio fotografico per Playboy, la cantante rivive i momenti più intensi e controversi della sua carriera e della sua vita personale. Scopriamo che cosa ha rivelato.

Sanremo, Zingara e gli esordi difficili

Ripercorrere la carriera di Iva Zanicchi significa toccare alcuni dei capitoli più importanti della storia musicale italiana. Dieci partecipazioni a Sanremo e tre vittorie testimoniano il suo legame indissolubile con il Festival.

Tra i ricordi più vivi c’è quello legato al brano Zingara, inizialmente destinato a Gianni Morandi e Bobby Solo. “Fui contattata dagli autori Riccardi e Albertelli mentre registravo altri provini. Alla prima prova non ebbi dubbi: era un successo” racconta.

Il cammino non fu però semplice: i sacrifici economici e la determinazione segnarono i primi passi di una giovane artista che sognava il palco. “Non mangiavo per pagare il maestro di canto, ma avevo un fuoco dentro che mi spingeva ad andare avanti” confida.

Iva Zanicchi – www.donnaglamour.it

Dopo la musica, la televisione aprì per Zanicchi un capitolo altrettanto importante. La cantante ricorda il primo incontro con Silvio Berlusconi: “Gli dissi che non ero Mike Buongiorno e che la mia passione era la musica. Mi convinse con il suo fascino, e invece di qualche mese, rimasi tredici anni“.

La conduzione di Ok il prezzo è giusto la rese un volto amatissimo dal pubblico, capace di unire leggerezza e simpatia senza mai abbandonare il legame con le sue origini musicali.

Playboy, rimpianti e ricordi privati

Non manca un accenno a uno dei momenti più controversi: il servizio fotografico per Playboy nel 1979. “È l’unica cosa di cui mi pento. Nessuno mi obbligò, ma quando capii cosa significava, corsi a comprare tutte le copie” ha rivelato.

Un episodio che in famiglia creò imbarazzo: “Mia madre disse a mio padre che era un servizio per Famiglia Cristiana” racconta con ironia.

Oggi, accanto ai ricordi professionali, resta forte il dolore per la scomparsa di Fausto Pinna: “Siamo stati insieme quarant’anni. Mi manca tantissimo, soprattutto d’estate. So che ho la forza di parlare al pubblico, ma dentro di me sento una grande solitudine“.

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