Meriam Yehya Ibrahim, la cristiana che fu condannata a morte per apostasia, ha lasciato il Sudan ed ore si trova su un volo diretto in Italia che atterrerà all’aeroporto militare di Ciampino in mattinata.

Dal 26 giugno Meriam si trovava insieme al marito e ai due figli nell’ambasciata statunitese di Kartoum. La ventiseienne sudanese di religione cristiana, era stata condannata a cento frustate e poi all’impiccagione lo scorso maggio, per apostasia e adulterio. Quando fu condannata era incinta di otto mesi.

Nonostante la corte di appello abbia cancellato la sentenza ed il 23 giugno lei sia stata scarcerata, il giorno successivo la donna è stata fermata nuovamente all’aeroporto di Kartoum mentre stava tentando di lasciare il Paese.

Dopo il rilascio, si è rifugiata con la famiglia all’ambasciata Usa e in mattinata arriverà in mattinata a Roma su un volo della Presidenza del Consiglio. Con Meriam c’è il vice ministro agli Affari esteri Lapo Pistelli, che segue da tempo il caso.

Il caso di Meriam era stato citato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, nel suo discorso di inaugurazione del semestre europeo a Strasburgo.  Renzi aveva sottolineato:

“Se non c’e’ una reazione europea non possiamo sentirci degni di chiamarci Europa”.

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ultimo aggiornamento: 24 Luglio 2014 9:36


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