In Liguria il tasso di abbandono scolastico nel 2013 è salito al 17,6 %, il 5% in più rispetto al 2012 quando si fermava al 12%.

A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico per 174.503 studenti liguri, dall’asilo alle scuole superiori, i riflettori si accendono sui tanti giovani che optano per l’abbandono scolastico.

Secondo gli esperti il passaggio dalle scuole medie alle superiori resta il periodo più critico per quel che riguarda l’abbandono scolastico. I ragazzi si lasciano scoraggiare dai risultati che non arrivano o si rendono conto di non essere adatti a quel percorso e preferiscono cambiare scuola, ma sono molti quelli che alla fine la spugna e preferisocno l’abbandono scolastico: almeno 43mila i giovani in Liguria, tra i 15 e i 29 anni, che non studiano e non cercano lavoro, i così detti “Neet” (not in education, employment or training), ragazzi inattivi che dal 2007 al 2013 sono aumentati del 7,5%.

Intanto non si placano le polemiche per la chiusura degli istituti superiori al sabato in nome della spending review.

L’assessore al bilancio e alla formazione della Regione Liguria Pippo Rossetti ha detto:

“Comprendiamo le criticità della Provincia in questa fase di transizione ma non condivido l’obbligo che è stato imposto a tutte le scuole di ridurre l’orario su quattro giorni, i dirigenti scolastici non hanno avuto scelta. E non dimentichiamo che la Provincia resta un ente autonomo, non possiamo pensare che intervenga la Regione con un supporto economico per evitare l’abbandno scolastico. Ognuno deve occuparsi delle proprie competenze”.

E tra gli effetti della spending review rientra anche la chiusura del centro di formazione professionale di Bolzaneto. I quaranta ragazzi potranno continuare i corsi spostandosi nell’altra sede di Molassana.

Emanuela Bertolone.

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ultimo aggiornamento: 12 Settembre 2014 10:36


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