Quando ci si sdraia a letto vi è un unico desiderio: dormire bene. Il nostro organismo lo sa, quanto è importante il sonno per la vita. Ma quante ore si può dormire? E come si fa a cadere tra le braccia di Morfeo?

Il sonno è il più prezioso alleato della nostra salute, perché:

1. Consente la riparazione cellulare che l’organismo mette in atto, come per rigenerarsi attraverso l’ormone GH (ormone della crescita) che mentre dormiamo aumenta nella secrezione. In questo modo favorisce la riparazione delle cellule e ne forma di nuove.

2. Abbassa la pressione sanguigna.

3. Aumenta l’immunoresistenza e le difese contro le malattie cardiovascolari.

4. Supporta la terapia contro il diabete 2.

5. Contrasta l’invecchiamento precoce perché diminuisce il livello di cortisolo.

Gli esperti ritengono che il sonno sia importante quanto l’attività fisica.

Ma quali sono le sue fasi? Un ciclo completo dura circa 90 minuti e si ripete più volte durante la notte. Le fasi sono denominate SEM (Slow Eye Movement) e REM (Rapid Eye Movement).

La prima comincia con il sonno leggero che poi passa al sonno profondo (durante il quale si svolge la riparazione cellulare, si abbassano la respirazione e il battito cardiaco, si riduce la funzione di alcuni organi e si fermano alcune ghiandole, mentre se ne attivano altre).

Nella fase REM il cervello si rigenera.Il sonno più importante è quello delle prime ore che seguono all’addormentamento.

Ma quante ore dobbiamo dormire?

La famosa via di mezzo: gli insonni rischiano la salute tanto quanto i dormiglioni. In generale:

Neonati (0-3 mesi): 14-17 ore

Neonati (4-11 mesi): 12-15 ore

Bambini (1-2 anni): 11-14 ore

Bambini in età prescolare (3-5): 10-13 ore

Bambini in età scolare (6-13): 9-11 ore

Adolescenti (14-17): 8-10 ore

Giovani adulti (18-25): 7-9 ore

Adulti (26-64): 7-9 ore

Anziani (65 anni): 7-8 ore

E quanto tempo si può restare senza dormire? Gli esperti dichiarano non più di 8/10 giorni.

Per dormire bene, invece, basta seguire alcuni semplici consigli:

1. No alla TV accesa: porta ad uno stato di sonno approssimativo, anche se non ce ne accorgiamo.

2. Sì alla cena leggera: i cibi che richiedono una digestione impegnativa non favoriscono la qualità del sonno, così come gli alcolici e il caffè.

3. No all’attività fisica dopo cena: lo sport attiva il nostro organismo impedendo il senso di sonnolenza.

4. No a computer, tablet e smartphone: rendono più difficile l’addormentamento.

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ultimo aggiornamento: 19 Giugno 2015 19:00


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