Molti genitori si interrogano se il metodo Montessoria sia valido e serva per lo sviluppo del proprio figlio. Ma quali sono le regole da seguire?

Tutti abbiamo sentito parlare – almeno una volta nella vita – del metodo Montessori. Sono molti i genitori, infatti, che decidono di iscrivere i propri figli, fin dall’asilo, in istituti che adottano questo metodo, preferendolo alla didattica classica. Ma cos’è e in cosa consiste? Bisogna partire, subito, dicendo che in realtà il metodo Montessori non è solo un sistema educativo ma una vera e propria filosofia di vita.

Metodo Montessori: scuola a misura di bambino

Bisogna partire subito da un concetto molto semplice: i bambini che si approcciano al metodo Montessori sono coloro che si abitueranno, fin da piccoli, a capire cosa vuol dire vivere in una comunità.

Questo metodo, infatti, sviluppa non solo l’individualismo del singolo soggetto ma cerca anche di renderlo il quanto più autonomo possibile. Esiste anche tutto un arredo, creato proprio a misura di bambino, che prevede sedie, tavoli, sgabelli fatti essenzialmente in legno. Il tutto, inoltre, serve per far sviluppare la manualità del bambino e la sua voglia di conoscenza.

Secondo tale metodo, infatti, il concetto da cui prende il via tutto è quello di considerare il bambino come un vaso vuoto in cui l’adulto può far convergere nozioni, concetti e abilità. Il fine ultimo è quello di rendere ogni individuo autonomo e libero. Importanti, nella crescita del bambino, sono: l’ambiente, l’insegnante e il materiale messo a disposizione.

Scuola

I giochi del metodo Montessori

Come tutti i bambini, ovviamente, anche quelli che crescono seguendo il metodo Montessori non sono esenti dal giocare. Ovviamente anche in questo caso si tratta di materiale ludico differente.

Va spiegato che questi non sono giochi che possono essere definiti di sostegno, bensì di sviluppo e servono, essenzialmente, per sviluppare i cinque sensi. Ma non è tutto perché anche in questo momento ludico il bambino deve imparare ad autogestirsi, capire quando sta sbagliando e correggersi.

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