Da secoli il marmo trova largo impiego nell’arredamento

Il marmo, ampiamente usato fin dall’antichità come materiale per la scultura e l’architettura, si forma attraverso un processo metamorfico da rocce sedimentarie quali la dolomia e il calcare. Il termine “marmo” deriva da greco marmaros  che significa “pietra splendente” ed indicava quelle pietre che potevano essere lucidate tramite levigatura.

Il marmo negli interni viene usato a partire dalla fine del ‘500 e negli ultimi due secoli ha trovato sempre più spazio nell’arredamento, grazie alle sue caratteristiche indiscusse di durata, di pregio, di solidità.

Come abbiamo potuto constatare al Salone del Mobile appena trascorso, il marmo è tornato prepotentemente sulle scene dell’arredamento, come ripiano per tavoli bassi o per tavoli da pranzo.

Una delle sue caratteristiche principali è la durata nel tempo, per questo viene usato per il rivestimento di scale o pavimenti, elementi che sono sottoposti ad una forte usura. La sua brillantezza, i suoi colori, le sue venature, il senso di robustezza che emana fanno del marmo un materiale molto usato anche in ambienti quali il bagno o la cucina, anche se in questi casi, deve essere trattato con prodotti appositi perché potrebbe macchiarsi o assorbire alcuni liquidi per esempio l’acido citrico.

Il marmo estratto dalla cava viene tagliato in lastre di diverso spessore, ovviamente il costo dipende dalla provenienza, dalla lavorazione, dal tipo di marmo, ma per fortuna non è sempre costosissimo, scegliendo una lastra di seconda scelta possiamo tranquillamente rivestire il piano della nostra cucina senza troppa spesa ma con un effetto davvero entusiasmante!

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ultimo aggiornamento: 29 Giugno 2022 9:21


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