Uno studio del King’s College di Londra rivela: non c’è relazione tra i disegni dei bambini e la loro intelligenza e non esiste un gene del disegno
I disegni dei bambini non rivelano anche la loro intelligenza. È il risultato di una ricerca condotta dal Centro di Psichiatria Genetica e dello Sviluppo del King’s College di Londra, tesa a dare risposte ad alcune domande che da sempre affliggono medici, scienziati e mamme: saper disegnare precocemente può essere indice di una maggiore intelligenza? Esiste un gene specifico per il disegno?
La ricerca effettuata dal King’s College è iniziata addirittura dieci anni fa ed ha riguardato 15.504 bambini. I risultati sono stati sorprendenti. I bambini analizzati sono 7.752 coppie di gemelli di 4 anni, sia omozigoti che eterozigoti. L’obiettivo era verificare l’esistenza di un legame tra i geni dei bimbi e la loro capacità di disegnare. Ai piccoli è stato chiesto di disegnare un bambino, quindi sono stati sottoposti a test cognitivi, come quello del Disegno della Figura Umana che assegna un punteggio in base all’accuratezza dei dettagli e dei particolari inseriti, se sono presenti – ad esempio – capelli, orecchie, ciglia.
La comparazione dei risultati tra i Test del Disegno e quelli di intelligenza ha consentito di dare le prime risposte, che sono state valutate e monitorate nel tempo: a distanza di anni, infatti, sono stati ricontrollati i risultati e le analogie ottenute dai bambini che avevano mostrato un’intelligenza maggiore e da quelli che avevano fatto registrare punteggi minori. La ricerca, guidata dalla dottoressa Rosalind Arden, ha evidenziato come non ci sia un nesso vero e proprio tra la capacità di disegnare e l’intelligenza dei bambini. Tra i punteggi alti nei test del disegno e quelli di intelligenza generale la correlazione era alquanto moderata.
L’abilità nel disegno, insomma, non va di pari passo con quella intellettiva. I bambini che avevano ottenuto i risultati più alti ai test intellettivi, tra l’altro, hanno fatto registrare gli stessi risultati a distanza di alcuni anni, segno che le capacità cognitive restano inalterate nel tempo, anche se influenzate da diversi fattori. Quanto alla supposta esistenza di un gene del disegno, effettivamente i disegni dei gemelli omozigoti hanno mostrato delle similitudini più spiccate rispetto a quelle dei gemelli eterozigoti. L’abilità nel disegnare, però, sembra influenzata piuttosto dalle doti di osservazione dei bambini e dalla capacità di padroneggiare matite e pastelli.