I 5 indizi che svelano se sei una persona particolarmente sensibile

I 5 indizi che svelano se sei una persona particolarmente sensibile

Dalle emozioni agli stimoli esterni, i segnali che aiutano a comprendere meglio la natura di chi è sensibile.

Per alcune persone, fare la spesa in un centro commerciale equivale a un’esperienza faticosa: luci intense, rumori continui e odori mescolati possono trasformarsi in un sovraccarico difficile da sostenere. Altri riescono a percepire tensioni in una stanza ancora prima che vengano pronunciate parole. Non si tratta di fragilità o di un eccesso emotivo: la psicologia – infatti – definisce queste persone come “altamente sensibili“, in quanto caratterizzati da una condizione che riguarda circa il 20% della popolazione mondiale.

Dentro la mente di una persona altamente sensibile

Secondo la psicologia, un elevato livello di sensibilità non rappresenta un difetto, bensì una peculiarità del sistema nervoso che elabora stimoli ed emozioni con una profondità superiore alla media.

La psicologa americana Elaine Aron, che per prima ha teorizzato questo tratto negli anni Novanta, ha evidenziato il fatto che si tratti di una caratteristica evolutiva con aspetti positivi spesso sottovalutati.

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Gli studi di neuroimaging condotti in diversi centri di ricerca hanno mostrato, infatti, che – chi possiede questa predisposizione – attiva, con maggiore intensità, le aree cerebrali collegate all’empatia e all’elaborazione emotiva. In altre parole, il cervello di chi è sensibile lavora come una lente d’ingrandimento: capta sfumature impercettibili ai più e ne intensifica l’effetto, rischiando, però, di andare incontro più facilmente a sovraccarico.

Ciò spiega perché gli ambienti affollati e/o rumorosi siano percepiti come opprimenti, o perché una critica possa essere vissuta con un’intensità particolare. Allo stesso tempo, proprio questa capacità di elaborazione profonda permette di notare ciò che sfugge agli altri, di provare emozioni intense davanti a un tramonto o a un’opera d’arte, di intuire l’umore altrui senza bisogno di parole.

Un dono che richiede consapevolezza

Essere molto sensibili comporta vantaggi in ambito sociale e lavorativo. Persone con questa caratteristica spesso sono più creative ed attente ai dettagli: inoltre, sono dotate anche di abilità empatiche, doti fondamentali in professioni che richiedono ascolto, mediazione e visione artistica.

Per trasformare la sensibilità in una risorsa occorre consapevolezza. Conoscere i propri limiti e imparare a gestire gli stimoli, in tale contesto, è molto importante e, di conseguenza, è fondamentale concedersi pause rigenerative, scegliere ambienti favorevoli e comunicare con chiarezza i propri bisogni, in modo da mantenere l’equilibrio.

Gli studiosi sottolineano che la sensibilità non è una patologia, ma semplicemente una delle tante varianti possibili del modo in cui il sistema nervoso elabora stimoli ed emozioni. Per chi avverte difficoltà nel gestire questa caratteristica, può essere utile il supporto di un professionista, che può fornire strumenti utili a sviluppare resilienza e a vivere la sensibilità come un vero valore aggiunto.