Robin Williams, 63 anni, è stato trovato morto suicida, secondo le prime informazioni che dovranno però essere confermate dall’autopsia, nella sua abitazione in California.

Robin Williams da tempo soffriva di una grave depressione e lo scorso luglio era andato in un centro del Minnesota per disintossicarsi dall’alcol, e non era la prima volta.

Williams, attore premio Oscar, è stato visto vivo l’ultima volta ieri sera intorno alle 22 dalla moglie Susan Schneider. Stamattina la polizia ha ricevuto una richiesta di soccorso nella quale si sollecitata un intervento per rianimare un uomo che non respirava nell’abitazione dell’attore a Tiburon. Ma al loro arrivo, i paramedici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Si sospetta che l’attore sia morto per asfissia, ma il caso è sotto esame dell’ufficio del procuratore distrettuale dove verranno eseguiti esami tossicologici probabilmente già oggi.

Susan Schneider, ha detto in un comunicato che ieri notte ha sconvolto Hollywood e tutto il mondo dello spettacolo, perché dava la notizia della morte a soli 63 anni del premio Oscar Robin Williams:

“Ho perso mio marito e il mio miglior amico, mentre il mondo ha perso un grande attore. Ma vi prego di rispettare la nostra privacy e soprattutto di ricordare Robin per la sua brillante carriera e per il suo sorriso, non per il modo come è morto”.

Uno dei primi a ricordare Robin Williams è stato il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama:

“Ci ha fatto ridere, ci ha fatto piangere, ha donato il suo incommensurabile talento a chi ne aveva più bisogno. La famiglia Obama esprime le proprie condoglianze alla famiglia di Robin dottore a genio, da tata a presidente e tutto quello che c’è in mezzo. Ma era unico nel suo genere”.

L’attrice Glen Close ha affermato:

“Sulla stella che gli è stata dedicata sulla Walk of Fame, a Los Angeles, molti fan si fermano e poggiano fiori in ricordo dell’attore scomparso. Era un tesoro nazionale e un’anima bella”

Il regista Steve Spielberg invece ha detto:

“Era un comico genio e le nostre risate erano il fragore che lo sosteneva. Non posso credere che se ne sia andato”

Nato a Chicago da una ex modella e da un dirigente della Ford, nel 1967 la famiglia Williams si trasferisce in California, dove Robin si diploma nel 1971. Si iscrive quindi alla facoltà di scienze politiche al Claremont Men’s College, dove inizia la sua passione per il teatro. Abbandonati gli studi si iscrive al prestigioso istituto di recitazione drammatica, Juilliard School di New York. Attore di formazione teatrale, ottiene una grande popolarità televisiva sul finire degli anni settanta interpretando l’alieno Mork nella serie tv Mork & Mindy (1978-1982); in seguito, è stato protagonista sul grande schermo di ruoli brillanti in pellicole di notevole successo, in cui ha interpretato ruoli brillanti e comici, ma anche meno divertenti. Protagonista di numerosi film, da “Good Morning Vietnam” a “Hook – Capitan Uncino”, “L’attimo fuggente” e “Mrs. Doubtfire”, Robin Williams ha vinto un Oscar nel 1997 come miglior attore non protagonista per `Good Will Hunting´ diretto da Gus Van Sant e con la sceneggiatura di Matt Damon e Ben Affleck. Si era riaffacciato in tv per la serie comica, “The Crazy Ones” cancellata dopo una sola stagione. Il suo prossimo progetto era il terzo film della triologia, “Notte al museo, il segreto della tomba”, in uscita al cinema il 19 dicembre.

Nel 1978 Williams si sposa con Valerie Velardi. Un matrimonio contrastato che dura 10 anni, e che è stato caratterizzato da un’aspra battaglia legale con la moglie che lo ha denunciato per averle trasmesso una malattia infettiva, l’herpes, in seguito a un tradimento. Williams si sposa una seconda volta, nel 1989, con Marsha Graces, la tata del figlio nato dal primo matrimonio: la coppia ha due figli ma anche questa volta l’unione finisce in divorzio, con Graces che lo lascia per “divergenze non riconciliabili”. Williams si sposa una terza volta con Susan Schneider, con la quale è ancora sposato.

La sua vita non è stata scevra di alti e bassi. Negli anni 1980, per lui di grande successo, inizia a fare uso di cocaina: un’abitudine che condivideva con l’amico John Belushi; era con lui la sera in cui morì per overdose. I due si erano incontrati solo qualche ora prima in un hotel a Hollywood insieme a De Niro, Jack Nicholson e Cathy Smith, la spacciatrice che ha iniettato a Belushi la dose fatale. Ma ci sono stati altri scandali per i quali ha rinviato in più occasioni delle registrazioni e che lo hanno spinto a sottoporsi a un’intervento chirurgico all’aorta.

Emanuela Bertolone.

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ultimo aggiornamento: 13 Agosto 2014 9:49


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E’ di Asti la voce italiana di Robin Williams