Dopo lo scandalo provocato dal filmato di denuncia di Anniken Jorgensen, arriva la replica di H&M: “Tutto falso, nessuno di quegli stabilimenti è nostro”

Dopo lo scandalo suscitato dalla pubblicazione del filmato di denuncia di Anniken Jorgensen, la giovanissima fashion blogger svedese che ha accusato H&M di  “sfruttare” l’opera di lavoratori sottopagati e costretti ad operare in condizioni insostenibili in Cambogia, è arrivata la risposta del celebre marchio di moda low cost.

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Un comunicato sobrio, mai sopra  le righe, che prova a smontare punto su punto le  tesi della giovane – senz’altro coraggiosa – reporter di moda.

“L’immagine ritratta di H&M, nel programma web-TV è imprecisa e nessuno degli stabilimenti visitati nel programma produce capi di abbigliamento per H&M”, si legge nella nota diffusa dal marchio scandinavo. “Né i produttori né le ragazze ci hanno contattato per chiedere informazioni quando hanno registrato il programma. Ma è importante che i nostri clienti e gli azionisti abbiano un corretto quadro della nostra azienda e delle responsabilità che ci prendiamo”.

In modo fermo e perentorio H&M  ha ribadito l’assoluta estraneità ai fatti contestati:

“Abbiamo da molti anni fatto dei grandi sforzi nei paesi di produzione esistenti per migliorare le condizioni di lavoro e rafforzare i diritti dei lavoratori. H&M ha uno dei più alti standard di sostenibilità nell’industria al mondo nei confronti dei propri fornitori. È da sempre nella nostra visione aziendale che i lavoratori dell’industria tessile debbano vivere con i propri salari. Tutto ciò – conclude la nota – è evidenziato anche nel nostro Codice di Condotta”.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 10 Marzo 2015 19:48


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