Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha partecipato alla Nave della Legalità, iniziativa promossa dal Miur e dalla Fondazione Falcone in compagnia di tanti studenti a cui ha lanciato un messaggio forte e chiaro: “Purtroppo esiste una perdita rapida della memoria storica, i ragazzi dovrebbero allenarsi all’attualità e ad approfondire un attivismo intellettuale”.

La scuola come fonte di attualità, informazione, conoscenza e approfondimento. “E’ come una palestra che mette a disposizione gli attrezzi, poi sta allo studente allenarsi”. A parlare è il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, invitata a partecipare alla XXII edizione della Nave della Legalità, evento organizzato in occasione dell’anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio dal Miur e dalla Fondazione Falcone. Partita da Civitavecchia e giunta a Palermo, la nave ha ospitato 1500 studenti e alcuni protagonisti di primo piano del mondo politico, economico e sociale italiano. Si sono aperti confronti sui temi della legalità e della cittadinanza.

Per il ministro Giannini l’occasione di incontrare ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia, proprio nei giorni di attesa per conoscere i temi di attualità dell’esame di maturità. Argomenti particolarmente insidiosi, sulla base di recenti sondaggi: secondo Skuola.net, infatti, su un campione di 3000 ragazzi almeno uno su due non conosce la strage di Capaci. Dal film documentario di Walter Veltroni, inoltre, emerge la mancata conoscenza di Luigi Berlinguer per sette ragazzi su dieci.

Numeri che fanno riflettere il ministro Giannini, per cui informarsi sulla storia recente e sull’attualità è sinonimo di “attivismo intellettuale”: “Voglio dare un parere schietto – ha spiegato a Skuola.net – i ragazzi dovrebbero provare imbarazzo per non conoscere questi temi, non temere per l’esame. Sconvolgersi e stupirsi non serve a nulla, serve maggior attivismo intellettuale che ciascuno di noi deve fare perchè lo decide per conto proprio”.

Il messaggio del ministro Giannini:

“Siate esigenti, intransigenti, non solo con chi vi sta attorno ma anche con voi stessi. C’è sempre un percorso di sacrificio che non deve dare alibi. Lì dove arretrano la scuola e l’università, dove si indeboliscono le imprese e il lavoro, si crea un vuoto che la mafia può occupare. Il nostro compito, il mio compito e quello di chi insegna e di chi coordina – afferma il ministro Giannini – è combattere il grande alleato della mafia che è l’ignoranza. Attenzione al mondo che ci circonda e all’attualità. Per fortuna – chiosa la Giannini – iniziative come queste servono anche ad informare oltre che a condividere spazi fisici e mentali”.

Lorenzo Lucon.

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ultimo aggiornamento: 2 Marzo 2022 9:24


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