Una 15 enne saudita ha dato vita agli Emoji Halal poichè anche nel mondo arabo prendono piede i canali social e bisogna adeguarsi

Tutti ma proprio tutti ormai comunichiamo attraverso il mondo dei social network: da Occidente ad Oriente, senza escludere il Medioriente.

E se il mondo social si adeguasse al Paese di appartenenza? In Medioriente arrivano gli Emoji Halal, una simpatica iniziativa già di successo nata dalla mente di una quindicenne.

Le faccine con l’espressione dello stato d’animo in versione islamica

Rayouf Alhumedi è la studentessa quindicenne di origini saudite e residente in Germania che ha proposto a Unicode, il consorzio internazionale che si occupa della creazione degli emoji, di inserire un’emoticon di una donna con l’hijab, il velo che i musulmani indossano per coprire la parte superiore del corpo.

Al momento questa è solo una proposta, ma potrebbe prender vita a partire dal 2017.

Ma come nasce un’idea di questo tipo? Secondo quanto affermerebbe dagospia Rayouf avrebbe spiegato alla BBC che chattando con i suoi amici si è resa conto di non trovare una “faccina” capace di rappresentare le sue emozioni di ragazza velata in un momento storico e sociale in cui “la rappresentazione di sé è molto importante perché le persone vogliono essere riconosciute”.

Secondo lei ed altri coetanei che appoggiano la sua proposta, le faccine a disposizione della messaggeria istantanea non rappresentano tutte le differenze presenti nel mondo, nonostante lo sforzo di Unicode di ampliare la gamma degli emoji negli ultimi anni.

Le parole della ragazza:

“Le mie amiche che non indossano il velo possono trovare un’emoticon che le rappresenti. Io non posso, perché non esiste un emoji di una donna che indossa l’hijab. Vorrei qualcosa che mi rappresentasse e che rappresentasse le donne musulmane che indossano il velo ogni giorno e che sono orgogliose di indossarlo”.

Si otterrà maggiore tolleranza verso chi arriva da una cultura diversa?

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 18 Ottobre 2016 13:00


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