Da settimane si sono aperte le iscrizioni per le liste italiane che parteciperanno alle elezioni europee 2014. Come sempre anche in questa manche si sono presentati gruppi politici inediti, in alcuni casi al limite del ridicolo.

La politica dovrebbe far discutere, interrogare ed in alcuni casi istruire. In Italia, ma non solo, invece la parola politica è diventata purtroppo sempre più sinonimo di comicità, ma quella più simile all’idiozia che fa venir da piangere si, ma non certo lacrime di gioia.

A sfogliare uno dopo l’altro i simboli delle liste che finora si sono candidate per le elezioni europee 2014 c’è davvero da mettersi le mani dei capelli, da scrollare la testa bruscamente per poi esclamare una classica frase che da bambini abbiamo sentito dire e ripeterci più volte, da nonni e genitori, ovvero “non c’è mai limite al peggio”.

In un periodo storico drammatico per la vita sociale, per le famiglie e le imprese del nostro Paese c’è ancora chi ha incredibilmente voglia di scherzare, di polemizzare in maniera sterile o semplicemente di voler ritagliarsi un piccolo spazio di gloria personale.

C’è allora chi, per le elezioni europee 2014, ha presentato una lista per un mondo cyberiano, il partito internettiano che dovrebbe avere l’assurdo obiettivo di riunire un improbabile popolo di internet, o chi rivendica il diritto di riavere indietro i soldi che si presumono siano stati sprecati o infilati nelle tasche della classe politica che ci ha preceduto e che ci sta guidando tutt’ora, oppure chi, forse orfani dei libri di storia che si studiavano al liceo, ancora auspica ad un ritorno inverosimile quanto superfluo del Sacro Romano Impero, o infine chi ha avuto il coraggio di iscrivere la lista del Bunga Bunga incorniciato da un bel Forza Juve.

Ora si sa che politica e calcio nel nostro Paese hanno avuto spesso dei punti di contatto anche non proprio indiretti, ma forse non è il caso di farci riconoscere anche fuori dai nostri confini. Insomma se qualcuno dovesse avere l’arduo compito di fare una classifica delle liste più demenziali di queste elezioni europee 2014, per la medaglia d’oro saremmo stati costretti ad andare di sicuro al ballottaggio.

Elezioni Europee
Elezioni Europee

Che la politica e l’Europa in questo caso vengano viste da molti come un gigantesco palcoscenico di Zelig era già chiaro ed evidente un po’ a tutti.

Quello che ancora la maggior parte della popolazione non riesce ad accettare e comprendere, nonostante i ripetuti sforzi, è come ci possa essere ancora dopo anni di discussioni e polemiche una frammentazione così eccessiva di liste apparentemente uguali o con parecchie similitudini nei valori espressi ancor prima che nel logo.

Ad esempio a queste elezioni  europee 2014 corrono una serie di liste che dovrebbero rappresentare i diritti di chi ha smesso di lavorare e/o di chi tutt’ora lavora e che, almeno nella maggioranza dei casi, fa fatica a sopravvivere e a volte assiste ad una continua diminuzione di diritti e di soldi mensili.

Esistono infatti la lista “Pensionati”, “Pensionati e invalidi”, “Pensionati Consumatori”, “Pensioni e Lavoro”, 4 partiti che vorrebbero comunicare lo stesso pensiero, con solo qualche sfaccettatura  che, con poco sforzo o fantasia, si sarebbero potute fondere in un unico e più forte ideale.

Non mancano però anche alcune liste nuove o, come si suol dire, rivisitate.

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In particolare, è tornata ad occupare la scena la lista “Io non voto”, un invito esplicito alla popolazione di non andare a votare, un elogio all’astensionismo che a dir la verità è diventato parecchio di moda come testimoniano i bollettini ufficiali delle ultime elezioni politiche, ma anche una protesta attiva contro una politica che nonostante gli errori ed i danni del passato fa fatica a cambiare per davvero.

E’ stato creato il partito delle aziende, quelle almeno stanche dell’egemonia di Confindustria e deluse dall’operato della destra, da sempre teorico protettore delle grandi ma anche delle piccole medie imprese.

C’è infine anche “Terra Nostra”, la lista civica con l’obiettivo unico di puntare i riflettori sulla situazione del Sud Italia e soprattutto sulla degradazione ed inquinamento di quelle Terre che invece dovrebbero rappresentare il motore del turismo  e dell’economia del nostro Paese.

A elencare, ma soprattutto commentare tutte le liste delle elezioni europee 2014 e di conseguenza i partiti che sono stati iscritti alla corsa verso l’Europa non basterebbe un papiro, anzi un rotolo di carta igienica.

Anche questa partita è stata malamente persa da chi ancora voleva e sperava in un vento nuovo, giovane, fatto di proposte e coraggio, piuttosto che di umorismo fantozziano.

La lotta dunque rimane ancora tra i classici partiti di destra e sinistra, con un’unica novità per ora che forse si colloca un po’ più nel mezzo e si chiama Renzi. Ah no, è vero, come dimenticarsi di Grillo, lui si che della nuova politica comica se ne può intendere davvero.

Claudia Elena Rossi.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 17 Giugno 2014 17:37


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