Vanessa e Greta, le due cooperanti lombarde sono arrivate nelle prime ore del mattino a Ciampino, dove le ha attese il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.  Erano state sequestrate il 31 luglio scorso. Felicità e commozione da tutto il Paese.

Sono libere Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due volontarie italiane rapite il 31 luglio scorso in Siria, nella provincia di Aleppo, dove erano arrivate con la loro ong Horryaty per aiutare la popolazione della parte settentrionale della Siria.

L’aereo dei servizi segreti (un Falcon 900 della Cai) che le ha riportate nel nostro paese alle 4 di notte dopo tre ore di volo dalla Turchia.

Le due ragazze sono scese dall’aereo tenendosi abbracciate, indossavano giubbotti scuri con il cappuccio, pantaloni neri e scarpe da ginnastica. Una delle due sembrava sorreggere l’altra, quasi facendole forza.

Subito hanno fatto capire che non avrebbero parlato con nessuno; nemmeno hanno salutato la folla di giornalisti e cameraman che le attendevano.

“E’ evidente che hanno vissuto, quasi come fossero due sorelle legatissime tra loro, un’esperienza terribile”, spiegavano gli addetti ai servizi aeroportuali che si sono avvicinati a Greta e Vanessa.

Per loro solo un lungo abbraccio con i rispettivi genitori, parenti ed amici giunti dalla Lombardia, avvenuto in una saletta dell’aeroporto di Ciampino, ma tutto si è svolto nella massima riservatezza.

Greta e Vanessa sono state visitate in ospedale e già oggi potrebbero essere sentite in Procura a Roma.

I magistrati che, appena avuta la notizia del rapimento, avevano aperto un’inchiesta per sequestro di persona a scopo di terrorismo, sono in attesa di una informativa del Ros mentre la Farnesina su Twitter parla del rilascio come frutto di un “intenso lavoro di squadra”.

Alla notizia della loro liberazione ci sono stati applausi e scontri alla Camera.

Felicità per il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi. “Una bella, bellissima notizia che ci ha fatto tutti felici”, ha aggiunto la presidente di turno Marina Sereni.

Il presidente del Senato Pietro Grasso, in una nota ha accolto “con grande soddisfazione e sollievo” la notizia della liberazione di Greta e Vanessa.

Secondo la tv satellitare araba Al Aan di Dubai, il fronte Al Nusra avrebbe liberato Greta e Vanessa in cambio di un riscatto da 12 milioni di dollari. A questa notizia, il segretario federale della Lega Matteo Salvini, tramite un tweet ha risposto:

“Se veramente per liberare le due amiche dei siriani il Governo avesse pagato un riscatto di 12 milioni, sarebbe uno schifo!” aggiungendo poi in Senato: “Presenteremo oggi stesso un’interrogazione al ministro degli Esteri per appurare se sia stato pagato un solo euro per la liberazione delle due signorine”.

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ultimo aggiornamento: 16 Gennaio 2015 10:17


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