Secondo i recenti studi, le donne gelose hanno più probabilità di soffrire di Alzheimer rispetto a quelle che invece non si fanno di questi problemi col partner.

Secondo la definizione del dizionario la gelosia è un sentimento di dolorosa inquietudine di una persona che, provando un desiderio di possesso esclusivo, teme un’infedeltà da parte della persona amata. È dunque un misto di paura e di collera: paura di perdere chi si ama, e rabbia di vederlo interessarsi a un’atra persona. Dietro alla gelosia si nasconde un vero e proprio desiderio di possedere l’altro, di controllarlo.

Secondo recenti scoperte le donne gelose, perciò più stressate ed ansiose, sarebbero più esposte all’Alzheimer.

Questi i risultati di una ricerca condotta dalla University of Gothenburg e pubblicata su Neurology. Le conclusioni di uno studio eseguito esclusivamente su donne, durato quasi quarant’anni e che ha coinvolto una dozzina tra le principali università e centri di ricerca medica e clinica della Svezia.

Sono stati somministrati dei test di personalità a circa 800 donne: alcune domande erano relative all’essere nevrotici, caratteristica determinata dall’essere ansiosi, gelosi, umorali, irascibili e con sensi di colpa. E’ stato pure chiesto alle volontarie se erano sotto stress al lavoro, a casa o per motivi di salute e questa domanda è stata ripetuta a intervalli di cinque anni.

Le donne che avevano totalizzato un punteggio più alto nei test che misuravano la nevrosi erano particolarmente propense alla patologia, ma solo se erano state sottoposte a uno stress a lungo termine. Le persone nevrotiche che erano pure timide e introverse avevano i rischi più alti.

Lena Johannsson, autrice dello studio, dice:

“La maggior parte delle ricerche sull’Alzheimer sono state dedicate a fattori come istruzione, rischi cardiovascolari, traumi cerebrali, storia familiare e genetica. La personalità potrebbe influenzare il rischio di demenza attraverso il suo effetto sul comportamento, lo stile di vita o le reazioni allo stress. E’ stimato che il numero di persone con demenza crescerà drammaticamente. E’ dunque importante identificare i fattori di rischio e quelli protettivi”.

Clare Walton, della Alzheimer’s Society ha precisato:

“Mentre non possiamo controllare le fonti quotidiane di tensione, possiamo sviluppare delle strategia che aiutino ad affrontarle e stiamo finanziando una ricerca che ci aiuti a esplorare in che modo questo possa aiutare a ridurre i rischi di demenza”.

Insomma donne gelose, se fulminate con sguardo da killer il vostro partner mentre scambia due parole con la cameriera oppure quando sbircia il lato B di una commessa, sappiate che correte seri pericoli di ammalarvi!

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 3 Ottobre 2014 20:10


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