Dopo l’assoluzione in Cassazione dall’accusa di evasione fiscale, Dolce e Gabbana si prendono la rivincita: l’Ambrogino d’oro sarà restituito al Comune

Ora che la Cassazione ha dato loro ragione, è arrivato il momento di togliersi qualche sassolino dalla scarpa e di consumare con voluttuosa soddisfazione il calice della vendetta.

Di chi si parla? Di Dolce e Gabbana, naturalmente.

“L’Ambrogino d’oro? Lo renderemo come da loro richiesta!”, cinguetta Stefano Gabbana su Twitter in riferimento al riconoscimento ricevuto nel 2009 dal Comune di Milano.

Il post polemico arriva a corredo di un link rimandante a un articolo sui nomi proposti dal sindaco Giuliano Pisapia per gli Ambrogini che saranno consegnati il prossimo 7 dicembre e  soprattutto dopo la clamorosa chiusura per tre giorni di tutti i punti vendita del marchio nella città di Milano in segno di “indignazione” per le dichiarazioni polemiche dell’assessore comunale al commercio, Franco D’Alfonso.

L’assessore, in pratica, dopo la condanna in primo grado di Dolce e Gabbana per evasione fiscale aveva detto che il Comune di Milano non avrebbe dato spazi ad evasori come i due arcinoti stilisti.

A nulla è valsa una rettifica dello stesso D’Alfonso e una ferma presa di distanza da parte dei vertici di Palazzo Marino. Dolce e Gabbana evidentemente sono ancora indignati, anche e soprattutto adesso che la giustizia li ha riabilitati sotto tutti gli aspetti.

Adesso sono loro a  non voler avere nulla a che fare con un’istituzione che, probabilmente, li aveva scaricati troppo in fretta.

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ultimo aggiornamento: 29 Ottobre 2014 13:53


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