Detrazioni e bonus per i figli a carico dopo i 30 anni: le novità

Detrazioni e bonus per i figli a carico dopo i 30 anni: le novità

Le novità in arrivo dall’Agenzia delle Entrate per quel che concerne i bonus e le detrazioni per coloro che hanno figli a carico dopo i 30 anni.

La legge fiscale in materia di detrazioni per figli a carico è stata recentemente rivista, generando dubbi tra contribuenti e datori di lavoro. L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 243 del 15 settembre 2025, ha chiarito un punto cruciale: il compimento dei 30 anni non comporta la perdita dello status di familiare fiscalmente a carico, se permangono i requisiti reddituali, ma incide unicamente sulla possibilità di beneficiare delle detrazioni “fisse” legate al carico familiare.

Detrazioni e bonus per i figli a carico oltre i 30 anni: le novità

La Legge di Bilancio 2025 (L. n. 207/2024) ha introdotto una modifica importante all’articolo 12 del TUIR, fissando nuove soglie e condizioni.

Le detrazioni fiscali per figli a carico spettano, infatti, solo fino al compimento dei 30 anni, con l’eccezione dei figli con disabilità, che continuano a beneficiarne senza limiti di età, come stabilito dalla Legge 104/1992.

bonus duecento euro

Il limite di reddito annuo per essere considerati a carico resta fissato a 2.840,51 euro, somma che è incrementata a 4.000 euro per i figli fino a 24 anni.

Inoltre, non sono più previste detrazioni specifiche per i figli tra i 18 e i 21 anni, in quanto già coperti dall’Assegno Unico Universale. La riforma ha anche accorciato l’elenco dei familiari ammessi alle detrazioni: oggi il beneficio spetta, infatti, solo a figli e ascendenti conviventi: sono, dunque, escluse categorie prima incluse, tra le quali possiamo annoverare quelle dei fratelli, delle sorelle e dei suoceri.

Cosa accade al compimento dei 30 anni

Il nodo più discusso riguardava proprio la sorte dei figli una volta superata la soglia dei 30 anni. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, sebbene venga meno la detrazione per carico familiare, lo status di familiare fiscalmente a carico non si perde. Ciò significa che restano validi tutti i benefici connessi alle spese sostenute a loro favore.

Sono ancora detraibili, ad esempio, le spese mediche, quelle per l’istruzione universitaria e/o post-universitaria, i premi assicurativi vita e infortuni, i contributi previdenziali, nonché gli interessi sui mutui per la prima casa intestati al figlio, nei casi previsti dalla normativa.

Per questo motivo, anche i figli ultra-trentenni devono continuare ad essere indicati nella dichiarazione dei redditi come familiari a carico, consentendo – così – al contribuente di usufruire delle agevolazioni collegate.